venerdì, Agosto 15, 2025
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Schettino chiede la semilibertà, si attende l’udienza per l’ex comandante

Martedì prossimo per Francesco Schettino potrebbero aprirsi le porte della semilibertà. L’ex comandante della Costa Concordia, condannato a 16 di reclusione per la tragedia del Giglio, si presenterà davanti al tribunale di Sorveglianza di Roma che dovrebbe prendere una decisione rispetto alla richiesta avanzata dal legale dopo aver maturato il termine che gli consente di accedere a misure alternative al carcere. “Io mi auguro che vinca non il mio assistito ma il diritto“, le parole all’ANSA del suo avvocato, Paola Astarita.

Schettino recluso dal 2017

L’ex comandante della Costa Concordia è recluso nel carcere di Rebibbia dal 13 maggio 2017, dopo la sentenza che lo ha condannato per omicidio colposo plurimo, lesioni colpose, naufragio colposo e abbandono dell’imbarcazione. Il 12 gennaio 2013, infatti, nel naufragio di fronte all’Isola del Giglio, persero la vita 32 persone, vittime di quello che divenne il celebre “inchino” di fronte l’abitato, a ridosso della costa.

comandante finì prima in carcere e poi ai domiciliari (confermati poi in Cassazione). Il giorno successivo venne poi diffusa la telefonata con il capitano della Capitaneria di Livorno, Gregorio De Falco: l’ordine di quest’ultimo a Schettino, quel “vada a bordo, c….”, fece il giro del mondo. Il 5 luglio dello stesso anno vennero revocati i domiciliari per il comandante, per il quale restò però l’obbligo di dimora a Meta di Sorrento. Sul finire dell’anno, il 20 dicembre, si chiusero le indagini: 8 gli indagati, compreso Schettino stesso.