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HomeCronacaSchianto contro il centro commerciale Grande Sud, ferito l'equipaggio dell'auto medica

Schianto contro il centro commerciale Grande Sud, ferito l’equipaggio dell’auto medica

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Uno spaventoso incidente si è verificato sta notte intorno alle 2 nei pressi del centro commerciale Grande Sud, tra Giugliano e Qualiano. Protagonista dell’impatto è stata l’auto medica di Varcaturo, che è andata a schiantarsi contro il muro del parco commerciale. Fortunatamente, oltre al forte spavento, non si sono riscontrate gravi conseguenze.

A diffondere la notizia è stata l’associazione Nessuno tocchi Ippocrate. Sui loro profili social, infatti, si legge che l’auto medica sarebbe scivolata su una macchia d’olio presente sull’asfalto, dovuta a sua volta da un precedente incidente. I membri dell’equipaggio a bordo sono rimasti solo lievemente feriti.

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Il comunicato di Nessuno tocchi Ippocrate

Stanotte intorno alle 2.00 l’automedica di Varcaturo è scivolata su una macchia di olio nei pressi del centro commerciale “Grande sud” a Qualiano, la macchia di olio era stata causata da un precedente incidente avvenuto sul posto. L’equipaggio risulta ferito lievemente. Solidarietà e sostegno ai membri dell’equipaggio da parte della nostra associazione

 

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Ancora un’aggressione ai danni del personale sanitario a Napoli. Questa volta, a farne le spese, un medico di base, aggredito da un paziente nel suo studio.

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A denunciare quanto accaduto, la sezione di Napoli della Federazione italiana dei medici di medicina generale (Fimmg), nel nome di Luigi Sparano, suo segretario provinciale. Che in una nota ha dichiarato:

“Questo ennesimo atto di violenza ci conferma una volta di più l’esigenza di un cambiamento della sanità territoriale, che deve evolvere verso una dimensione aggregativa. Gli studi dei singoli medici sono ormai un rischio per i colleghi che sono e si sentono esposti a minacce e violenze. È il momento di prendere atto di questa situazione e di mettere in atto processi di cambiamento che possano garantire l’assistenza di prossimità, ma al contempo assicurare maggiore sicurezza ai colleghi”.

“In una città come Napoli – conclude Sparano nella nota – non ci si può più permettere di lavorare in studi singoli. Occorre che i medici di famiglia possano contare su studi associati, un cambiamento che deve essere portato avanti anche dalle istituzioni con la messa a disposizione di locali pubblici. È così che si inizia a mettere in sicurezza la medicina generale, garantendo un’assistenza di prossimità e, allo stesso tempo, evitando l’abbandono dei territori da parte dei colleghi ormai esausti”.

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