A seguito delle scosse di terremoto registrate in mattinata nell’area flegrea, sono state attivate le procedure previste per la verifica delle strutture scolastiche.
In tutte le scuole del territorio di Napoli interessato dal fenomeno, gli alunni e il personale sono stati temporaneamente evacuati per consentire la verifica di eventuali danni. Sul posto si sono recati la Protezione civile comunale e la Polizia locale, tenendo costantemente informato il sindaco Gaetano Manfredi. Completati gli accertamenti ed esclusi pericoli per l’incolumità delle persone, è stata decisa la ripresa delle attività.
Sciame sismico ai Campi Flegrei, alunni rientrano in classe dopo le verifiche
Per la succursale di via Di Pozzuoli dell’Istituto professionale di Stato per l’Enogastronomia e l’Ospitalità alberghiera “Gioacchino Rossini”, il dirigente scolastico ha autonomamente disposto la sospensione delle attività didattiche per la giornata di oggi. All’Istituto comprensivo statale “Console”, gli alunni sono stati affidati ai genitori in attesa del completamento delle verifiche.
Non sono stati segnalati danni alle strutture ospedaliere e non sono giunte segnalazioni alla Protezione civile comunale.
Lo sciame, comunque, è ancora in corso. Poco dopo le ore 11 c’è stata un’altra forte scossa di magnitudo 2.7, la seconda più alta dopo quella di 3.1 delle 8:52. Quella delle 8:32, invece, è stata del 2.6.
A Bacoli nessuna scuola chiusa, l’annuncio del sindaco Della Ragione
A Bacoli nessuna scuola chiusa. Di seguito, l’annuncio del primo cittadino del comune flegreo, Josi Gerardo Della Ragione:
“Ho immediatamente attivato il Centro Operativo Comunale per effettuare controlli sul territorio a seguito delle scosse registrate in mattinata nei Campi Flegrei. La situazione al momento è sotto controllo. In alcune scuole si è provveduto ad attivare i protocolli di sicurezza, facendo uscire in cortile i bambini durante lo sciame sismico. Dopo pochi minuti sono tutti rientrati in classe. Non registriamo danni a case e persone. Siamo in contatto con la Prefettura di Napoli, l’Osservatorio Vesuviano e la Protezione Civile della Regione Campania”.