Per l’accusa insieme ad un coetaneo si sarebbe reso responsabile del ferimento di un coetaneo lo scorso 27 dicembre a piazza Carlo III. E invece per Francesco C. si sono aperte le porte del carcere: merito del suo avvocato, Michele Caiafa, che è riuscito a dimostrare l’assenza di indizi di colpevolezza per il suo assistito indicato come il giovane alla guida del motorino utilizzato nell’agguato. La decisione è stata presa questa mattina dal Riesame del tribunale dei Minorenni di Napoli.
Lo scorso dicembre la vittima giunse all’ospedale dei Pellegrini ferito al braccio destro da un proiettile a pallini esploso da un fucile da caccia. Rimase ricoverato per diverso tempo presso il reparto di chirurgia e sottoposto a un delicato intervento per l’asportazione di tutti i frammenti balistici. Dagli accertamenti effettuati è emerso che il ferimento sarebbe da ricondurre ad una conflittualità tra gruppi di giovani appartenenti a quartieri differenti: nello specifico si sarebbero contrapposti dei ragazzi della zona del Borgo Sant’Antonio Abate, di cui la vittima fa parte, contro quelli del Rione Reggia, collocato nei pressi di via Stadera, nel quartiere Poggioreale, al confine tra i comuni di Napoli e Casoria.
