«Come può essere omicidio stradale se il fatto si è consumato nei pressi di un parco privato? Questa pena è semplicemente ridicola». Non si dà pace Vincenzo Madonna, il papà di Alessandra, la ballerina morta oltre un anno fa a Mugnano dopo essere stata trascinata con l’auto guidata dall’ex fidanzato Giuseppe Varriale. La sentenza di primo grado emessa dal giudice del Tribunale di Napoli Nord Antonio Santoro che ha condannato l’uomo a 4 anni e 8 mesi di reclusione rispetto ad una pena chiesta dal pm di 30 anni (Varriale aveva scelto il rito abbreviato), lascia l’amaro in bocca. «Tutti dicono che Napoli è la città di Pulcinella, ma secondo me lo è l’intera Italia visto che ci sono decisioni in Tribunale come queste – dice il papà di Alessandra. A mio parere chi ha deciso non ha saputo valutare bene l’accaduto. Siccome sono state fornire parecchie perizie, che secondo me il giudice non si è neppure guardato, sarebbe stato opportuno che ad emettere la sentenza fosse un giudice di parte». Vincenzo ritorna poi sulla dinamica dell’accaduto in quel maledetto giorno. «Io posso anche capire che Alessandra volesse rivedere il suo ex perché era innamorata – insiste Madonna – ma 8 costole non si rompono così facilmente se non si ha un impatto con il suolo forte; quindi su quanto successo non è stata data la giusta attenzione». E poi c’è la delusione della famiglia della ragazza che dice di essere stata lasciata sola. Ancora Vincenzo Madonna: «Si fanno tante iniziative contro la violenza sulle donne, ma al Tribunale di Aversa ieri non c’era nessuno delle associazioni, né si sono fatti vedere rappresentanti del Comune di Melito e di Mugnano. Molti ci sono stati vicini soltanto con operazioni di facciata, poi dopo è calato il silenzio. In ogni caso non mi arrendo: finchè avrò la forza combatterò per dare giustizia a mia figlia, andrò sino alla Corte Europea se servirà. Chi ha causato la morte di Alessandra non può restare impunito così».
Sentenza Alessandra Madonna, il papà non si dà pace: “Sentenza assurda, combatterò per mia figlia”
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