domenica, Luglio 20, 2025
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Sequestrati e picchiati dal clan dopo aver fatto sparire un’auto, i Mazzarella verso il processo

Un regolamento di conti legato al noleggio di un’Audi dal valore di 80mila euro poi fatta sparire. E la vendetta a suon di sequestro di persona, calci e pugni da parte degli amici del truffato. Dopo gli arresti lampo arrivati nel marzo scorso la Procura non perde tempo e dichiara concluse le indagini preliminari: verso il processo dunque i componenti del gruppo accostato ai Mazzarella e cioè Arturo Lama, Giuseppe Ciccarelli, Mario Amaro, Salvatore De Filippo, Antonio Giannetti e Antonio Martoric. Tutto inizia quando un uomo noleggia un’auto da una società di leasing a San Giovanni a Teduccio ignaro del fatto che siano implicate persone del posto. Pensa così di poter approfittare della situazione cedendo un’auto ad un altro compratore ignaro di quanto sta accadendo.

I problemi nascono quando bisogna restituire l’auto con l’uomo che dichiara di aver subito un furto. L’agenzia non gli crede e riesce a monitorare il percorso dell’auto attraverso il gps. Il cliente viene convocato presso un bar e messo alle strette: fa il nome dell’altro uomo che viene portato così in un’abitazione di San Giovanni a Teduccio dove i due vengono minacciati e malmenati. Qualcuno sente le urla e chiama i carabinieri che intervengono prontamente a salvare i due. Una brutta vicenda che portò così in carcere sei persone in flagranza di reato. Drammatica una frase quando uno dei due rapiti viene portato al cospetto di uno dei rapitori che gli spegne addosso una sigaretta minacciandolo:«O ci porti la macchina o ci dai 80mila euro, o ti ammazziamo, ti abbiamo già scavato la fossa».