Stamattina sono scattate le proteste davanti alle sede Inps di Napoli, città maggiormente colpita dal numero di sospensioni del Reddito di Cittadinanza. I beneficiari che perderanno il sussidio potrebbero essere meno rispetto ai numeri della Relazione tecnica alla legge che istituisce l’Assegno di inclusione.
I primi sms con la sospensione del reddito di cittadinanza sono arrivati il 28 luglio e subito all’Inps sono arrivate centinaia di chiamate per avere informazioni e chiarimenti in merito ai nuovi requisiti. In base alla nuova normativa, dopo sette mesi non sono più idonei a ricevere il sussidio quei nuclei familiari in cui non ci sono componenti disabili, minori o over 65.
Molte delle chiamate sono arrivate da Napoli e dalla provincia. Sono quasi 37mila, ha fatto sapere l’Inps, gli sms con la sospensione arrivati a famiglie beneficiarie del reddito di cittadinanza in Campania: in provincia di Napoli, che è quella con il maggior numero di sospensioni, gli sms sono stati oltre 21.500. Tante anche le persone che sono andate a protestare nelle sedi dell’Inps o dei Comuni.
Ci sono alcuni casi in cui la misura dell’Rdc rimarrà in vigore
Secondo le Faq del Governo, ci sono alcuni casi in cui la misura del Reddito di cittadinanza rimarrà in vigore. Ciò avviene quando la presa in carico degli ex beneficiari da parte degli assistenti sociali arriva all’Inps entro il 31 ottobre: allora il beneficio può essere riattivato fino al 31 dicembre dando diritto agli arretrati.
Ciò è quanto precisato dalle Faq del ministero del Lavoro sulla transizione verso l’Assegno di inclusione. Dopo aver usufruito del Reddito di cittadinanza per sette mesi, “in assenza della comunicazione all’Inps tramite la piattaforma GePI dell’avvenuta presa in carico”, si legge, “l’erogazione del beneficio è sospesa e può essere riattivata, ricomprendendo le mensilità sospese, solo in esito all’avvenuta comunicazione all’Inps dell’avvenuta presa in carico del nucleo, fermo restando il termine del 31 ottobre 2023”.
TAGLIO DEL RDC, LE DICHIARAZIONI DI DE LUCA
Oggi anche il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca ha sottolineato l’importanza della misura per le famiglie più bisognose.
LA PRESENZA DI POTERE AL POPOLO
“Ora, siamo in presidio davanti alla sede dell’INPS di Napoli a via De Gasperi, contro la decisione del governo Meloni di sospendere il reddito di cittadinanza per 169 mila famiglie.
Togliere questo sussidio significa rendere le persone più ricattabili, perché molti si troveranno costretti ad accettare lavori sottopagati, anche nell’economia illegale.
In piazza con noi, ci sono alcuni percettori di reddito e Federazione del Sociale – USB Napoli/Campania. In questo momento, una delegazione sta avendo un incontro con il direttore dell’istituto di previdenza, tra loro anche il portavoce nazionale di Potere al Popolo, Giuliano Granato. ”;
Ora, siamo in presidio davanti alla sede dell’INPS di Napoli a via De Gasperi, contro la decisione del governo Meloni di sospendere il reddito di cittadinanza per 169 mila famiglie.
Togliere questo sussidio significa rendere le persone più ricattabili, perché molti si troveranno costretti ad accettare lavori sottopagati, anche nell’economia illegale.
In piazza con noi, ci sono alcuni percettori di reddito e Federazione del Sociale – USB Napoli/Campania.
In questo momento, una delegazione sta avendo un incontro con il direttore dell’istituto di previdenza, tra loro anche il portavoce nazionale di Potere al Popolo, Giuliano Granato.