Blitz antidroga a Licola, sgominata la ‘piazza di spaccio del mare’: 11 arresti. Stamattina all’esito di una complessa attività investigativa diretta dalla Procura della Repubblica di Napoli Nord, i Carabinieri della Compagnia di Giugliano in Campania hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare, 8 in carcere e 3 ai domiciliari, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Napoli Nord, a carico di undici persone. Gli indagati sono gravemente indiziati a vario titolo dei reati di detenzione, spaccio e traffico di sostanze stupefacenti, commessi in particolare nella frazione di Licola di Giugliano.
LEGAMI CON LA CRIMINALITA’ ORGANIZZATA
Le indagini. condotte dai militari della Sezione Operativa della Compagnia di Giugliano in Campania, sotto la direzione della Procura di Napoli Nord, hanno consentito di documentare una fiorente attività di spaccio di droga, consentendo di risalire a numerosi fornitori, alcuni dei quali legati alla criminalità organizzata. Gli indagati, nel porre in essere l’illecita attività contestata, si avvalevano di un linguaggio criptico, attraverso il quale indicavano in modo convenzionale la sostanza stupefacente, al fine di eludere i controlli da parte delle Forze dell’Ordine.
Tra gli arrestati c’è anche Sandrino Castellato, noto per aver aggredito l’inviato di “Striscia la Notizia” Vittorio Brumotti.
I NOMI DEGLI ARRESTATI
Carlo Castellano, 52 anni
Aurelio Castellano, 31 anni
Sandrino Castellano, 27 anni
Salvatore Castellano, 22 anni
Teresa Fragalà, 49 anni
Maria Mele detta Miriam, 30 anni
Emanuele Fragalà detto “O mal’omm”, 29 anni
Antonietta Rimoli detta “Nella”, 26 anni
Okoh Frank, 31 anni
Cristian Maccotta, 36 anni
Luciano Campus, 35 anni
LE PAROLE IN CODICE
Difatti, termini quali “benzina”, “ricariche telefoniche”, “pizze” e “sigarette”, oppure “una ricarica con grattino da 15 euro”, “4 pacchetti di sigarette” o “20 euro di benzina” – secondo quanto emerso ed accertato dall’attività investigativa svolta – indicavano in realtà le varie tipologie di droga, nonché il quantitativo richiesto dagli acquirenti.
Il modus operandi adottato dagli indagati – anche nell’imporre con forza tale terminologia criptica per indicare il narcotico – è risultato difatti sintomatico di attività illecite consolidate, poste in essere da gruppi delinquenziali che operano nel settore del traffico di sostanze stupefacenti.


