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giovedì, Marzo 28, 2024
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Spari a piazza Mercato, chiesta la stangata per il gruppo di Michele ‘a tigre

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E’ una stangata vera e propria. Quella chiesta dal Procuratore generale presso la Corte d’appello di Napoli nei confronti dei giovani facente parte del gruppo Minichini di Ponticelli. Il cuore del processo i fatti avvenuti tra la fine del 2017 e inizio 2018 con una doppia stesa a Ponticelli e nei pressi di porta Nolana. Erano i giorni più cruenti della contrapposizione tra i De Luca Bossa-Minichini (alleati con i Rinaldi) e i gruppi rivali, i De Micco e i Mazzarella. Per Michele Minichini ‘a tigre, indicato come il capo del gruppo nonchè braccio armato del boss Ciro Rinaldi, è stata chiesta la conferma a sei anni rimediata con il rito abbreviato. Stessa richiesta per Kevin Vittorio Suriano (che era stato condannato a quattro anni e tre mesi). Per quanto riguarda le altre richieste chiesti quattro anni per Fabio Oliviero (già arrestato per un’altra sparatoria a piazza Mercato), Giovanni De Turris, Luigi De Martino. Per Alfredo Minichini, fratello di Michele, chiesti cinque anni.

La doppia azione armata dei Minichini

E’ il 4 dicembre del 2017 quando viene compiuta una ‘stesa’ in via Masseria Cardone ai danni De Micco. Un ‘corteo’ di sei ciclomotori con almeno cinque persone in sella
attraversa la strada del quartiere Ponticelli e spara all’impazzata. Sono tutti incappucciati, ad eccezione della persona che apre il corteo: alla guida del primo scooter c’è Michele Minichini. Una ‘sfida’ che gli è però costata la contestazione di spari in luogo pubblico, porto e detenzione illegale di armi, violenza privata (tutto aggravato dalla matrice camorristica per aver fatto parte del clan De Luca Bossa-Minichini) in relazione a questo episodio:
Il secondo episodio contestato nella misura cautelare avvenne in via Nolana. E
l’obiettivo erano appunto i Mazzarella. Il 13 gennaio del 2018 – ricostruiscono gli investigatori – sei motocicli, con in sella almeno 11 persone incappucciate, giungono in via Nolana. Formano un corteo e si fanno largo tra passanti e bancarelle del mercato impugnando una pistola. Si fermano davanti al bar in via Nolana. Il passeggero del ciclomotore che fa da apripista, prende arma, scende e minaccia le persone presenti, per poi ripartire in piazza Mercato. Di questo episodio rispondevano Alfredo Minichini (fratello di Michele), Luigi De Martino, Giovanni De Turris, il ras di Barra Gennaro Aprea, Kevin Vittorio Suriano, Fabio Oliviero.

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