Mentre i tifosi sono in attesa dell’arrivo di un top player e dopo le clamorose rivelazioni di un accordo – dalle cifre impossibili – sfumato con Cristiano Ronaldo prima che si accordasse con la Juventus, Aurelio De Laurentiis ha rilanciato l’idea di costruire la “casa del Napoli” nell’area Nord. Dodici campi di allenamento e uno stadio da 30 mila posti da costruire – presumibilmente – tra Afragola e Acerra.
In una lunga intervista alla Gazzetta dello Sport, il presidente ha rivelato: “Sto per concludere l’acquisto di un terreno di 100 ettari, dove costruirò sia lo stadio sia il nostro centro sportivo. Mi sto cautelando sulla destinazione dell’area in modo da non rischiare pastoie burocratiche, perché conto nel giro di tre anni di poter costruire un nuovo impianto, multifunzionale, da 30 mila posti. Abbiamo scelto un’area già predisposta, anche da un punto di vista urbanistico, vicino alla ferrovia.A offrire il meglio della visibilità a chi sta sugli spalti. Sul lato lungo del campo, rivolta verso la tribuna ci sarà una fila da oltre cento metri di pannelli tv che consentirà al pubblico di poter vedere il replay o più da vicino i protagonisti di un concerto (previsto anche un palco che resterà sotto il prato verde, in caso di eventi scivolerà sotto le tribune). Sì, lo so che oggi non è possibile per regolamento mostrare il replay nello stadio, ma anche questa barriera sarà superata per dare trasparenza alla Var“.
Un progetto coraggioso che richiederà la disponibilità di un fondo pari o superiore ai 350 milioni di euro: quanto tutta l’operazione Cristiano Ronaldo. Fondi che – secondo quanto trapela – potrebbero giungere da quello che presumibilmente sarà il prossimo sponsor tecnico degli azzurri. Negli scorsi mesi, infatti, nei giorni in cui Ancelotti firmò il contratto con la società azzurra, si parlò del coinvolgimento della Adidas per la realizzazione della “casa del Napoli”. Che sia la volta buona?