Stasera in tv su Italia 1 alle 21.20 c’è il film Daddy’s Home
Brad è il papà adottivo modello. Sogna di avere dei figli sapendo di non poterne avere di propri per un incidente che ne pregiudica le capacità riproduttive, e da quando vive assieme a Sarah si adopera ogni giorno per essere amato dai suoi due bambini. Quando finalmente sembra esserci riuscito a colpi di partite di calcio allenate, consigli dati e aiuti a scuola, torna nella loro vita Dusty, padre biologico dei due e primo marito di Sarah. Combattente, ribelle, palestrato e abile negli sport estremi Dusty sembra migliore di Brad in tutto, in più è determinato a conquistare il cuore dei suoi figli.
Contrariamente al solito c’è un team di sceneggiatori e un solo comico in Daddy’s Home, commedia che ambisce alla quiete familiare e marcia al ritmo elevatissimo della sua star: Will Ferrell. Corpo comico capace di mutare l’ambiente intorno a sè creando il surreale anche dove non c’è attraverso gli strumenti dell’ordinario, Ferrell è come sempre a suo agio nei panni di Brad Whitaker, uomo consueto, padre di famiglia amorevole e premuroso, professionista noioso dalla vita monotona ma dall’affidabile insicurezza.
Su questa maschera fissa lavora benissimo il trio di sceneggiatori John Morris, Brian Burns e Sean Anders (quest’ultimo anche regista con poca personalità ma grande dedizione al ritmo), costruendo intorno a lui un mondo comico che marci in armonia alla sua inadeguata medietà. Lo stesso fa Mark Wahlberg, spalla d’eccezione (come già era in Ted), specchio che serve a riflettere le inadeguatezze del protagonista, abile servitore di gag anche solo con il proprio corpo, come dimostra in una lunga conversazione in cantina, nella quale lavora come spalla comica con il proprio aspetto prima ancora che con le proprie battute.