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Stese nel Berlingieri, le mire della Vanella Grassi sul rione

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Vacatio legis. Nessun riferimento al prossimo Conclave o ad articoli di legge ma la situazione venutasi a creare nelle ultime settimane al rione Berlingieri dove gli arresti avvenuti pochi mesi fa di esponenti del clan Licciardi nella zona, in primis il ras Luigi Carella, hanno lasciato ampio spazio a giovanissimi che da qualche tempo avrebbero messo nel mirino proprio la zona a ridosso di via Cassano. Numerose le segnalazione di stese e cortei armati giunte alle forze dell’ordine e i bene informati sono sicuri che dietro questi ‘movimenti’ vi sia l’ombra lunga della Vanella Grassi che, attraverso i suoi esponenti più giovani, pare sia interessata a rilevare l’intero rione per inglobarlo nella propria sfera criminale. Una situazione questa che potrebbe sfociare in una nuova faida per il controllo del territorio. La situazione, inutile dirlo, viene attentamente monitorata dalle forze dell’ordine.

L’articolo precedente. “Una carezza in più…”, così il ras Carella faceva introdurre i cellulari per il figlio detenuto a Secondigliano

Tra le accuse mosse al ras del clan Licciardi Luigi Carella c’è quella dell’introduzione nel carcere di Secondigliano di telefonini. Nello specifico nel penitenziario era detenuto il figlio Luigi, condannato ad una pena di 10 anni. Dagli accertamenti è emerso che Vincenzo disponeva di apparecchi telefonici con i quali comunicava con il padre Luigi, infatti sono state intercettate diverse conversazioni tra i due. Vincenzo, utilizzando un linguaggio criptico, riportava al padre la richiesta di “una carezza in più” che era stata formulata da un altro detenuto. Carella Luigi comprendendo a cosa si riferisse il figlio, replicava che a quella persona già faceva “tre carezze”. In data 22 marzo 2021 sono stati registrati altri contatti da cui si evince che nell’occasione tutta la famiglia Carella nell’occasione si è attivata affinché venissero introdotti nel carcere di Secondigliano dei dispositivi telefonici: ciò allo
scopo di consentire a Vincenzo Carella di continuare a comunicare con l’esterno.

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