Emanuele Filiberto di Savoia è tornato a Napoli, questa volta in veste ufficiale come capo della Real Casa e gran maestro degli Ordini dinastici, dopo la scomparsa del padre Vittorio Emanuele.
Il suo arrivo è legato a un evento benefico presso il Circolo Nazionale dell’Unione, organizzato a favore di “Itaca Napoli“, una struttura impegnata nel sostegno e reinserimento di persone con disagi psichici. La serata, promossa da Gerardo Mariano Rocco di Torrepadula, ha visto come ospite d’onore proprio il principe Emanuele, che ha manifestato il suo legame profondo con Napoli.
L’amore per il cibo e la devozione a San Gennaro
Il principe si è dichiarato molto devoto a San Gennaro, e ha assistito con grande emozione al miracolo santo patrono di Napoli. Non è la prima volta che Emanuele Filiberto assiste alla funzione religiosa, ma ogni volta è per lui un’esperienza speciale. “È la mia quarta volta. Sono devoto a San Gennaro e tornare qui con una doppia finalità, assistere al prodigio e fare beneficenza, amplifica la gioia di essere a Napoli”, ha affermato con emozione.
Il principe, non ha poi esitato nel mostrare il suo amore per la cucina partenopea.
“Amo la pizza tradizionale napoletana, come quella di Brandi o altri storici pizzaioli“, ha dichiarato, pur riconoscendo il successo della catena “Crazy Pizza” del suo amico Flavio Briatore. Tuttavia, ha ribadito la sua preferenza per la versione classica della pizza, “con un cornicione autentico“.
Emanuele Filiberto e il suo speciale legame con Napoli
Emanuele Filiberto ha sottolineato il suo legame con Napoli, città che considera “sabauda” per il profondo radicamento storico della monarchia nella regione, ricordando anche come, nel referendum del 1946, la città si espresse a larga maggioranza per la monarchia. “Napoli è una città di prime volte“, afferma il principe, ricordando che proprio qui la sua famiglia fece il suo ritorno dopo l’esilio. La sua visita, oltre alla partecipazione a eventi religiosi e benefici, si colloca in un contesto di riflessione sulla storia e le possibilità di cooperazione tra il Nord e il Sud Italia.
Sulla storica divisione tra Savoia e Borbone, Emanuele Filiberto ha sottolineato di non voler alimentare polemiche: “La questione meridionale va accantonata“, ha affermato, evidenziando l’importanza di collaborare per il bene comune, lasciando da parte le diatribe storiche. “Tra me e il principe Carlo di Borbone c’è una forte amicizia“, ha detto, ricordando anche i numerosi matrimoni avvenuti tra le due famiglie reali nel corso dei secoli.
Tra le priorità per la città di Napoli, Emanuele Filiberto indica il sostegno ai giovani. “Bisogna dare ai giovani istruzione e opportunità per evitare che rimangano per strada“, afferma, rivelando il suo impegno nel calcio con l’acquisto del Savoia Calcio, squadra che milita in Serie D. “Sto creando un’Academy per far emergere i giovani e dare loro risposte concrete”, ha aggiunto, mostrando una visione in cui lo sport diventa un mezzo per favorire il riscatto sociale.
Tra storia, religione e impegno sociale, Emanuele Filiberto si conferma legato a Napoli, una città che considera parte integrante della storia della sua famiglia e un punto di partenza per nuovi progetti futuri.
San Gennaro, ‘storico’ abbraccio tra Borbone e Savoia
‘Storico’ abbraccio tra Emanuele Filiberto di Savoia e Carlo di Borbone nella Cattedrale di Napoli in occasione del Miracolo di San Gennaro.
Un gesto avvenuto davanti alla folla dei fedeli, a dispetto della storica diatribe tra le due famiglie reali.
Il primo ad arrivare questa mattina nel Duomo è stato Carlo di Borbone, seguito pochi minuti dopo da Emanuele Filiberto.
L’esponente della famiglia dei Savoia, dopo la celebrazione, ha stretto la mano e ha scambiato alcune frasi con il governatore della Campania De Luca e con il sindaco di Napoli, Manfredi.