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venerdì, Maggio 10, 2024
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Strade, scuole, fogne, villa comunale: la cricca camorra-politica-dirigenti gestiva i lavori pubblici a Caivano

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Il gip di Napoli Nord Raffaele Coppola ha convalidato i nove fermi emessi dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli e notificati lo scorso 10 ottobre dai carabinieri del Nucleo Investigativo di Castello di Cisterna. Per tutti gli indagati è stata emessa la misure cautelare del carcere. Le accuse contestate dalla Procura di Napoli agli indagati – tra esponenti di un gruppo camorristico locale, ex amministratori pubblici e funzionari comunali – sono, vario titolo, associazione di tipo mafioso, estorsioni aggravate dal metodo mafioso e corruzione, aggravati dalla finalità mafiose. Il collegio difensivo è composto dagli avvocati Fioravante De Rosa, Rocco Spina, Mirella Baldascino, Paolo Sperlongano e Claudio Castaldo, Salvatore D’Antonio. 

I destinatari delle misure cautelari sono invece l’ex assessore comunale di Caivano Carmine Peluso l’ex consigliere comunale Giovanbattista Alibrico, l’esponente politico Armando Falco, insieme con il tecnico comunale Martino Pezzella e il dirigente comunale Vincenzo Zampella.

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Gli altri destinatari dei provvedimenti sono Raffaele Bervicato (ritenuto uomo di fiducia del boss locale Antonio Angelino), Raffaele Lionelli (ritenuto colui che recuperava e custodiva armi e che gestiva le estorsioni e il welfare per i detenuti) Domenico Galdiero (indicato come colui che si occupava tra l’altro delle estorsioni) e Massimiliano Volpicelli, indicato come incaricato di attuare le direttive di Antonio Angelino

Le indagini

Un anno e mezzo di indagini serrate, durante le quali i militari sono riusciti a ricostruire la cricca che teneva sotto scacco non solo gli imprenditori privati ma anche la pubblica amministrazione. A Caivano c’era una sorta di connubio tra camorra e pezzi dello Stato che hanno dato vita ad un sistema criminale.

Nel mirino imprenditori e commercianti del luogo, nonché di privati cittadini, impegnati, in particolare, nell’esecuzione di lavori di ristrutturazione edilizia con il contributo ecobonus 110%. Sin dalle prime attività di indagine emergeva che tale sodalizio, i cui partecipi erano individuabili inizialmente in Cipolletti Giovanni e Volpicelli Massimiliano, risultava avere in particolare come punto di riferimento, Angelino Antonio, alias Tibiuccio, soggetto pluripregiudicato, ritornato in liberta’ dopo una detenzione quasi trentennale, elemento di spicco della criminalità organizzata egemone sul territorio di Caivano.

Oltre ad essere operativi nel settore delle estorsioni ai danni di privati cittadini, avevano instaurato un vero e proprio inquietante “sistema” di gestione camorristica dell’attività amministrativa del Comune di Caivano, ben collaudato e radicato nel tempo. Un “Sistema” basato sul condizionamento degli affidamenti di lavori pubblici da eseguirsi presso il Comune di Caivano, e fondato su episodi corruttivi, che vedevano quale protagonista il dirigente del settore lavori pubblici – Manutenzione-Patrimonio del comune di Caivano, Zampella Vincenzo, il quale, in accordo con l’assessore Peluso Carmine, il consigliere Alibrico Giovanbattista, tecnici privati come Pezzella Martino ed esponenti politici come Falco Armando, aventi il ruolo di intermediari, procedeva ad affidamenti di lavori (per i quali si sono accertati anche vari episodi di turbativa d’asta), a ditte compiacenti.

Le imprese provvedevano poi, in cambio delle aggiudicazioni, a versare somme a titolo di
compensi corruttivi al funzionario e/o agli amministratori pubblici, e, nel contempo, erano
costrette a versare altresì quote estorsive al clan, anche tramite l’intermediazione dei
soggetti pubblici.

Le attività di indagine hanno consentito dunque di acquisire, come si specificherà in seguito che coinvolgono a vario titolo: esponenti della criminalità organizzata, amministratori ed esponenti politici locali, in carica presso il Comune di Caivano almeno sino al 3.8.23, quando il Comune veniva sciolto e veniva nominato un commissario prefettizio per le dimissioni della maggioranza dei consiglieri, tecnici privati, funzionari comunali, tra i quali primeggia la figura di Zampella Vincenzo, a tutt’oggi responsabile del VII settore (Lavori Pubblici – Manutenzione – Patrimonio) e dell’Vili settore (Programmazione territoriale — Tutela Ambiente e Protezione Civile). Allo Zampella “gli amministratori locali si sono rivolti per fornire indicazioni sulle ditte a cui di volta in volta affidare gli incarichi per l’esecuzione di lavori pubblici e che, in cambio degli affidamenti, si è appurato, hanno sistematicamente versato un corrispettivo per ricompensare lo Zampella e/o gli stessi assessori; -costruttori/imprenditori, titolari di società gradite alla locale criminalità organizzata, che, da un lato, ricevono incarichi all’esito di gare/affidamenti pilotati da parte dello Zampella, anche su sollecitazione degli amministratori politici comunali, dall’altro versano quote a titolo estorsivo agli esponenti del clan, direttamente o tramite gli assessori, ed altre somme come tangenti allo stesso Zampella e/o agli amministratori pubblici”, scrivono i magistrati.  

Riguardo agli appalti pubblici è emerso il condizionamento o inserimento in diversi appalti tra cui: Lavori di manutenzione e messa in sicurezza della Villa Comunale di Pascarola, via Semonella; Lavori di edilizia scolastica presso l’istituto scolastico superiore “F. Morano”; Lavori di efficientamento energetico da realizzarsi nell’istituto comprensivo De Gasperì 2plesso sanfrancesco in Caivano”; Affidamento servizio di mesi 4 per la conduzione e la manutenzione ordinaria desìi impianti termici delle scuole e desìi edifici di pertinenza comunale; manutenzione della rete idrica e fognaria: manutenzione della rete stradale;“Lavori di tinteggiatura aule scuola B, Ciari di via
Necropoli Caivano per la somma di euro 14.447,11; Approvazione impegno spesa per lavori
messa in sicurezza edifici Parco Verde

 

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Antonio Mangione
Antonio Mangionehttp://www.internapoli.it
Giornalista pubblicita iscritto dalll'ottobre 2010 all'albo dei Pubblicisti, ho iniziato questo lavoro nel 2008 scrivendo con testate locali come AbbiAbbè e InterNapoli.it. Poi sono stato corrispondente e redattore per 4 anni per il quotidiano Cronache di Napoli dove mi sono occupato di cronaca, attualità e politica fino al 2014. Poi ho collaborato con testate sportive come PerSempreNapoli.it e diverse testate televisive. Dal 2014 sono caporedattore della testata giornalistica InterNapoli.it e collaboro con il quotidiamo Il Roma
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