Sono entrati all’improvviso nel Dipartimento di Veterinaria dell’università Federico II di Napoli, minacciando e mettendo le mani addosso a chiunque cercasse di fermarli. “M’avit fatt murì ‘o can, mo’ vaggia accirere“, gridava una donna. Ma non solo violenze e devastazioni. Le sei/sette persone potrebbero rispondere anche di interruzione di pubblico servizio. L’intera struttura si è bloccata per alcune ore: sono state sospese le attività didattiche e anche di assistenza agli animali e sul posto sono poi arrivati anche i carabinieri.
I militari hanno quindi arrestato 4 persone con l’accusa di concorso in aggressione a personale sanitario e interruzione di pubblico servizio. I quattro arrestati, tutti già noti alle forze dell’ordine, sono stati sottoposti ai domiciliari in attesa di giudizio. Si tratta di Vincenzo Del Cuoco, Giuseppe Dell’Aquila, Loredana Rinaldi e Emanuela Caturano.
Tutto ha avuto inizio senza alcun preavviso a metà mattinata, quando il gruppo di persone ha fatto irruzione nel chiostro storico della struttura universitaria che si trova adiacente via Foria. I facinorosi addebitano ai sanitari della clinica veterinaria universitaria la morte del loro cane di 14 anni, con varie patologie. Peraltro, come filtra da fonti universitarie, tetraplegico e da tempo immobile che da alcuni giorni era stato preso in cura nella struttura. A farne le spese non solo alcuni studenti che in quegli istanti hanno provato a frapporsi tra le persone giunte nel Dipartimento e gli operatori sanitari ma anche la direttrice della clinica, Monica Cutrignelli, raggiunta da diversi pugni e calci al volto e al corpo, e il presidente dell’Ordine dei veterinari della provincia di Napoli, Luigi Navas, docente e arrivato in soccorso dei colleghi.
Le scene di violenza non si sono concluse nemmeno all’arrivo dei carabinieri. Tant’è che tentativi di nuove aggressioni si sono ripetuti all’interno del chiostro del Dipartimento, mentre tutti gli studenti erano ormai usciti dalle aule richiamati dalle urla che provenivano dal piano terra. C’è stato anche chi ha poco dopo postato dei filmati su quanto è avvenuto sui profili social. Il direttore del Dipartimento di Veterinaria, Aniello Anastasio, si è detto sconcertato per quanto accaduto. Nell’esprimere la condanna dei fatti ha espresso solidarietà e vicinanza agli operatori vittime di aggressioni che negli ospedali di Napoli sono purtroppo all’ordine del giorno. È la prima volta che un episodio del genere si verifica infatti in una clinica per animali.
Il professor Anastasio ha poi aggiunto: “Da sempre il nostro Dipartimento affronta situazioni difficili con professionalità e dedizione. Dimostrando grande apertura verso il territorio che ci ospita. La cartella clinica con tutta la storia del cane è a disposizione degli inquirenti nella massima trasparenza che da sempre caratterizza l’Ospedale Veterinario“.

