La festa scudetto ha contagiato svariate piazze in Italia, non solo quella partenopea, i tifosi delle squadre avversarie non sembrano però aver gradito i festeggiamenti. A Roma e Varese alcuni tifosi azzurri sono stati aggrediti da un gruppo di ultras, tra di loro anche una famiglia.
Scene di violenza in viale Italia, nel pieno centro di Avellino. Un gruppo di supporters del Napoli è sceso in auto con le bandiere azzurre per festeggiare lo Scudetto dei partenopei. La scena non deve però essere piaciuta agli ultras dell’Avellino che sono intervenuti per strappare le bandiere dalle mani dei tifosi napoletani.
Minacciati ed aggrediti
I tifosi napoletani sono esplosi in una festa colorata e rumorosa, il terzo scudetto tant’atteso è arrivato e con lui la gioia degli appassionati partenopei. Le celebrazioni hanno visto le piazze e le strade di tutta Napoli, e della sua provincia, illuminate e piene di tifosi, a scendere in piazza però non sono stati solo i tifosi che abitano nel capoluogo campano.
Svariate piazze italiane, e non solo, si sono riempite di bandiere azzurre e cori, gli ultras di alcune squadre avversarie pare però non abbiano gradito i festeggiamenti azzurri. Sia a Roma che a Varese infatti alcuni tifosi napoletani sono stati aggrediti da ultras locali.
Aggressioni Roma e Varese
A Roma, da quanto si apprende nella zona di piazza Bologna alcuni tifosi napoletani sono stati aggrediti da ultras locali. Il video, pubblicato sul web, mostra il feroce attacco nella gioia della festa insieme con lo sconforto e la paura di chi ha assistito alla scena. Quello di Roma non è l’unico caso di aggressione ai napoletani durante i festeggiamenti.
Anche a Varese infatti alcuni tifosi del Napoli sono stati aggrediti; tra di loro vi è anche una famiglia. Minacce e vere e proprie aggressioni contro il popolo partenopeo in festa, si sono infatti verificate ieri sera a Varese. L’aggressione più grave si è svolta tra piazza Repubblica e piazza della Motta. In una zona blindata una macchina di tifosi, con a bordo due bambini, è stata fermata ed assaltata da un gruppo di persone a volto coperto.
“Ci hanno aggredito davanti ai nostri figli”
“Ci hanno fermato con bottigliate e sassate” hanno raccontato continuando poi: “Erano almeno una ventina, vestiti di nero e con il volto coperto. Ci hanno fermato buttando sassi e pezzi di vetro sull’asfalto e sulle auto“. “Ci hanno spaccato la macchina, a quel punto siamo stati costretti a scendere e siamo stati picchiati. I miei figli, un bimbo di 2 anni e una di 9 anni, sono sconvolti. Stanno piangendo da ore. Stavamo solo girando con una bandiera“. Il racconto della famiglia ha del surreale, picchiati davanti agli occhi attoniti dei loro figli. La famiglia non è stata l’unica vittima dell’ira degli ultras, molti hanno infatti subito danni alle proprie macchine.
