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venerdì, Marzo 29, 2024
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Due summit per sancire il ritorno dei Vastarella alla Sanità, la rivelazione

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Due summit. Uno a Giugliano e uno ai Miracoli. Per sancire il ritorno alla Sanità dei Vastarella ‘esiliati’ da anni nell’area nord di Napoli dopo la guerra contro i Misso per il predominio della Sanità. Due incontri svelati da Daniele Pandolfi, il collaboratore di giustizia che sta svelando i segreti dei clan del centro storico. Due incontri a cui parteciparono anche i Mauro dei Miracoli in una delle innumerevoli ‘giravolte’ fatte dal gruppo. Clan conosciuto perchè abile a cambiare casacca e alleanze. Quando i Vastarella saranno decimati dagli arresti i Mauro infatti non esiteranno a volerne conquistare il territorio (leggi qui). Il primo incontro si ebbe a casa di Vincenzo Staterini, cognato di Vastarella. Quest’ultimo fu vittima di un clamoroso omicidio il cui movente è da ricercare proprio nei contrasti tra clan del centro (una svolta in tal senso, secondo alcune indiscrezioni, sarebbe vicina).

Le riunioni che sancirono il ritorno dei Vastarella alla Sanità

«Quella riunione a cui ho partecipato si svolse a casa di Vincenzo Staterini a Giugliano. Staterini parlava in nome e per conto di Patrizio Vastarella che voleva la costituzione del clan in vista della sua scarcerazione. Sicchè incaricò suo figlio Antonio di recapitare questa sua volontà a suo cognato. In questa riunione si decise di trovare un accordo con gli altri clan della Sanità e cioè i Mauro e i Sequino affinchè potessimo stare anche noi alla Sanità e far parte del ‘sistema’. Fu proprio Staterini, che era in buoni rapporti con Ciro Mauro, a portarci presso la casa di questi ai Miracoli. Quando andammo a casa sua incontrammo gli uomini del suo clan, Biagio D’Alterio, Vincenzo Leonardo ‘chiuvetiell’, Alfredo Mauro figlio di Ciro, Salvatore Panaro, Giuseppe e Antonio Chiaro. Ciro Mauro manifestò il suo consenso alla discesa dei Vastarella alla Sanità ma decise di sentire in merito anche Salvatore Sequino che fu incontrato da Vincenzo ed Emanuele Staterini. Anche Sequino acconsentì alla presenza dei Vastarella alla Sanità sicchè fu stretto un accordo tra questi clan per gestire le attività illecite alla Sanità».

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