Si è chiuso il processo che vede alla sbarra 26 persone dell’area Nord di Napoli per il reato di associazione finalizzata al narcotraffico tra Marano e la Calabria, iniziato nell’anno 2019. Dei 26 imputati sono stati condannati soltanto Bonaccorso Ivan (anni 21), Caponnetto Genna (anni 6 e mesi 8), Di Costanzo Giuseppe (anni 10) e Zagone Salvatore (anni 10).
Tutti gli altri imputati sono stati assolti. In particolare gli imputati Di Maro Raffaele (difeso dall’avv. Fabio Greco) e Nuvoletta Filippo (difeso dall’avv. Luca Gili) a fronte di una richiesta di pena, da parte della Procura di Napoli – sez. DDA, di anni 20 d reclusione in qualità di capi e promotori, sono stati assolti dal Tribunale di Napoli per non aver commesso il fatto. Assolti Antonello ARMINANTE, Antonio CASELLA, Biagio CASELLA, Luigi COPPOLA, Giovanni DE PADOVA, Giuseppe DI COSTANZO, Giuseppe DI COSTANZO, Giuseppe DI NAPOLI, Giuseppe GRANATA, Gianluca GALA, Gianluca GALA, Angelo MANCO,Rocco MUGNOLO, Rocco MUGNOLO, Francesco PASSERO, Radames PERILLO, Radames PERILLO, Luigi PRAINO,Espedito VELARDI,Said WAHBI, Said WAHBI
Dopo oltre 14 anni si è concluso il processo di primo grado per traffico di droga, in particolare hashish, tra la Campania, precisamente Marano di Napoli, la Calabria e la Sicilia, che visto tra i 26 imputati anche Filippo Nuvoletta, ritenuto elemento di spicco dell’omonima famiglia mafiosa. Le lungaggini del processo concluso oggi a Napoli sono legate al reiterato spostamento della sede: da Napoli venne infatti trasferito a Catanzaro dove i giudici sollevarono una questione di incompetenza territoriale accolta dalla Corte di Cassazione che decise di assegnare definitivamente il procedimento giudiziario al tribunale del capoluogo partenopeo.


