Una terribile tragedia ha colpito la comunità di Castellammare di Stabia. Come riporta il Mattino, una giovane donna è morta sette giorni dopo aver dato alla luce il figlio a causa di un’emorragia cerebrale. La stessa tragica sorte toccò alla suocera, che morì al nono mese di gravidanza insieme al bimbo che portava in grembo.
La storia di Chiara, giovane mamma di Castellammare ha scosso la comunità stabiese che ha pregato per lei fino a ieri mattina quando il suo cuore ha smesso di battere. La sua è la storia di una donna di 35 anni colpita da un’emorragia cerebrale venerdì 7 febbraio, quando era in casa tra l’affetto dei familiari e del marito.
Chiara sviene improvvisamente e crolla a terra. Al Parco Imperiale dove vive, arriva un’ambulanza del 118, i medici capiscono subito la gravità del caso e si mettono in contatto durante il tragitto con l’ospedale. Per lei, quando arriva al San Leonardo di Castellammare, ci sono già medici ed anestesisti ad attenderla in sala operatoria. L’equipe guidata dal primario di ostetricia e ginecologia Eutalia Esposito sa di avere i minuti contati. La nascita del bambino avviene senza complicanze per il feto e il piccolo regala uno spiraglio di luce a tutti.
Chiara invece è in condizioni disperate e ha bisogno di un ricovero in un centro specializzato. L’ambulanza si dirige al San Giovanni Bosco di Napoli dove c’è un letto libero in rianimazione. La giovane madre non ha visto il suo piccolo, non l’ha baciato dopo il parto, per lei la luce si è spenta quando è svenuta in casa. In questi giorni i medici napoletani hanno provato a riportarla in vita, ma la morte cerebrale è stata dichiarata ieri, nel giorno di San Valentino, quando la donna ha smesso di lottare lontano dal suo piccolo Marco, rimasto ad attenderla nel reparto neonatale stabiese guidato da Roberto Cinelli.
Per la morte della 35enne – della quale sono stati espiantati gli organi per la donazione – si dovranno chiarire responsabilità dei medici che hanno seguito la gravidanza. Resta da capire se si tratti di un caso di negligenza, se la madre si sarebbe potuta salvare e se ci siano state prima di venerdì sera delle avvisaglie tali da necessitare un ricovero. Non si esclude che nelle prossime ore venga aperta un’inchiesta per fare luce sulla tragica morte.


