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mercoledì, Aprile 24, 2024
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“Tre colpi in testa alla piccola, 6 alla più grande”, così sono state uccise Alessia e Martina Capasso

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Oggisi è tenuta, presso la sala Borsellino del Tribunale di Latina, la conferenza stampa del procuratore capo della Repubblica Andrea De Gasperis sulla tragica strage di Cisterna di Latina.

Nel corso dell’incontro con la stampa il procuratore capo ha chiarito le dinamiche dell’intervento delle forze dell’ordine la mattina del 28 febbraio: «Avvisati da un inquilino che sente spari, i carabinieri sono arrivati alle 6 meno dieci e al loro arrivo i testimoni riferiscono di aver sentito sei spari nell’appartamento poi più nulla. I carabinieri che presidiavano l’area non sentono altri colpi,  se non alle 13.15 quando Capasso si spara in bocca».

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«Le figlie di Luigi Capasso – ha continuato il procuratore – sono state colpite rispettivamente da tre colpi la piccola e da sei colpi la più grande. I proiettili hanno colpito organi vitali e ognuna delle due ragazze aveva un colpo in testa che non avrebbe consentito nessuna possibilità di sopravvivenza”. Confermata quindi la versione degli investigatori secondo cui le due bambine sono state uccise dal padre appena l’uomo è entrato in casa dopo aver ferito la moglie Antonietta Gargiulo.

La precisazione arriva dopo la puntata della trasmissione “Chi l’ha visto?” in cui si ipotizzava che un’apparecchiatura in dotazione all’Arma avrebbe rilevato la presenza ancora in vita della figlia maggiore di Capasso.

De Gasperis ribadisce che «tutto quello che si doveva fare è stato fatto», sottolineando che «l’intervento dei carabinieri è stato tempestivo e professionale».

Alla conferenza stampa hanno presenziato anche il sostituto procuratore Giuseppe Bontempo che ha coordinato le operazioni la mattina della strage, il maggiore dei carabinieri Pietro di Miccoli e il maggiore Barbera.

 

Emergono novità sulla strage di Cisterna di Latina. Alle sei di quella maledetta mattina Antonietta Gargiulo si era svegliata per andare a lavorare, perchè era gravata dal mantenimento delle spese casalinghe. Infatti Luigi Capasso ha avuto il dimezzamento dello stipendio perché aveva fatto una truffa. Inoltre dalle immagini pubblicate dal programma ‘Chi l’ha visto’ è emerso che il carabiniere di Secondigliano aveva costruito un terrazzino abusivo.

Le notizie di quella mattinata si sono susseguite in maniera frammentaria. Alle 11:30 non si conoscevano le condizioni delle bambine così come è stato affermato da Gabriele Vitagliano, comandante provinciale dei carabinieri di Latina: “Non abbiamo ancora notizie sulle bambine. Lui è in uno stato di forte agitazione: non è limpido nel suo ragionare”.

Alle 13:27 Capasso ha deciso di uccidersi e a quel punto è scattato il blitz delle forze dell’ordine. I militari hanno trovato i soldi di Luigi destinati dai familiari. Alle 14:30 il comandante Vitagliano ha comunicato ufficialmente: “La persone si è uccisa e le bambini sono morte da diverse ore”.

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