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Truffe agli anziani, processo da rifare per Campolongo: atti trasmessi a Napoli

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È indicato come uno dei componenti del gruppo dedito alle truffe ai danni degli anziani con base a Napoli. Per tali motivi Ciro Campolongo era stato raggiunto lo scorso marzo da ordinanza di custodia cautelare in carcere. L’uomo aveva poi ottenuto anche gli arresti domiciliari. Il gruppo si era specializzato nella tecnica del “finto avvocato” che paventava un finto incidente stradale che avrebbe coinvolto i figli e/o nipoti delle vittime. In tal modo si facevano consegnare ingenti somme di denaro o gioielli per finte spese legali, risarcimenti. Le truffe venivano commesse in vari territori del Nord Italia (Monza, Alessandria, Novara, Crema, Voghera, Seregno, Vimercate) ma le spedizioni partivano da Napoli, luogo di costituzione e centro operativo dell’associazione.

In udienza preliminare il vecchio difensore di Campolongo non aveva sollevato questioni di competenza territoriale e tutto il gruppo era stato rinviato a giudizio per una serie di truffe risalenti al 2017. C’era una questione territoriale fondata in relazione al luogo di costituzione dell’associazione che poteva dirsi radicata a Napoli ma nessuno dei difensori l’aveva avanzata in udienza preliminare. Al dibattimento il collegio si rese però conto che per uno degli imputati (Sarpa Giuseppe) c’era un difetto di notifica che ha fatto stralciare la sua posizione con trasmissione degli atti al pm. Gli avvocati Paolo Gallina e Antonio Chianese (dello studio legale Gallina) hanno assunto la difesa di Sarpa e hanno celebrato l’udienza preliminare sollevando la questione di competenza territoriale chiedendo la trasmissione degli atti a alla procura di Napoli.
Sarpa è stato rinviato a giudizio ed è stato riunito al procedimento principale con il resto dei componenti dell’associazione. Essendoci state varie cause di rinvio ci si trovava ancora in tempo per fare questioni preliminari e così i due legali hanno proposto la questione di incompetenza territoriale del tribunale di Terni. In pratica avendo fatto udienza preliminare per Sarpa il collegio era obbligato a valutarla in maniera unitaria potendo riguardare anche le altre posizioni. La questione è stata accolta e il processo è stato trasmesso alla procura di Napoli dove si dovrà fare tutto da capo.

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