La Corte di Appello di Napoli ha rigettato l’istanza presentata dalla Procura di Napoli nei confronti del medico ed ex sindaco di Capua Carmine Antropoli, avversa all’assoluzione del gup di Napoli Fabio Provvisier incassata dal professionista al termine di un giudizio celebrato in abbreviato.
In primo grado Antropoli venne assolto da due capi di imputazione mentre per le altre accuse contestate, per le quali è stata ritenuta insussistente l’aggravante mafiosa (turbative d’asta e corruzione), il giudice si è pronunciato con una declaratoria di improcedibilità per prescrizione.
Turbative d’asta e corruzione, assolto in via definitiva l’ex sindaco di Capua Antropoli
“Sono soddisfatto per l’operato dell’Autorità Giudiziaria – commentano i legali del primario, gli avvocati Mauro Iodice e Vincenzo Maiello – che, oltre a rendere una pronuncia di Giustizia, ha restituito la giusta dignità e serenità a un cittadino”.
“Giustizia è fatta, ancora una volta. Oggi, con l’ennesima assoluzione in Corte d’Appello, si chiude definitivamente un lungo e doloroso percorso giudiziario che si è rivelato ingiusto e inutile”, così Antropoli sui social. L’ex sindaco di Capua, nonché Direttore della UOC di Chirurgia Generale 3 presso l’ospedale Cardarelli di Napoli, fu coinvolto tra l’altro, nel mese di gennaio 2024, dallo scandalo del busto di Mussolini ritrovato in un ufficio del nosocomio partenopeo.
Che poi continua: “Una vicenda che mi ha visto coinvolto per anni, anche per il ruolo di sindaco di Capua dal 2006 al 2016, e che si è conclusa come era giusto che fosse: con la piena conferma della mia correttezza e del mio operato. Questa sentenza non è solo un atto di giustizia per me, ma un segnale chiaro per chi ha creduto nella mia onestà e nel mio impegno per la comunità”.
E poi ancora: “Ringrazio tutti coloro che mi sono stati vicini con affetto e fiducia: oggi possiamo finalmente voltare pagina con la serenità che meritiamo. Ringrazio i magistrati giudicanti che hanno saputo ancora una volta affermare la giustizia, i miei avvocati Vincenzo Maiello e Mauro Iodice per la loro grande professionalità e la loro umanità. E, quindi, la mia famiglia e i miei figli Alessio e Christian per aver sempre creduto in me. Avanti, sempre a testa alta!”.