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Ucraina. De Luca: “Danni all’Italia, tornare al nucleare o ci saranno gravi conseguenze”

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“Non è stata una grande idea quella del governo ucraino di volere aderire alla Nato”. E’ il concetto che il governatore Vincenzo De Luca ribadisce durante in consueto appuntamento su Facebook. Per De Luca così è stato dato il pretesto a Putin per scatenare la guerra. Anche se aggiunge: “Probabilmente avrebbe agito così lo stesso, molto probabilmente saremmo arrivati lo stesso a questo risultato ma in questi casi bisogna avere grande prudenza”.

Il presidente della Regione ha espresso “la solidarietà più profonda al popolo ucraino e a quelli che stanno vivendo in queste ore momenti drammatici, alle famiglie che vengono sconvolte, ai profughi che cominciamo a trovare in fuga dai territori di appartenenza. Non avremmo mai immaginato di ritrovare le immagini che avevamo visto nei resoconti della Seconda guerra mondiale. Ci sono stati conflitti anche in Europa in questi anni nel dopoguerra, in particolare abbiamo avuto nell’ex Jugoslavia conflitti drammatici, episodi di barbarie, di pulizia etnica, ma non avevamo mai avuto un’immagine così violenta e pesante di una guerra vera messa in campo da un grande Paese e una grande potenza militare come la Russia”.

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Ucraina: De Luca, danni a Italia, serve solidarietà partner

“L’Italia e la Germania subiranno un danno più pesante rispetto ad altri paesi, soprattutto per le esportazioni. Noi siamo dipendenti dal gas russo, abbiamo la più pesante dipendenza energetica, poi insieme con la Germania siamo i paesi che esportano di più tecnologie meccanica di precisione in Russia.

Le sanzioni economiche bloccheranno questi scambi commerciali”. Così il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, in diretta Fb, che aggiunge: “Piena totale solidarietà con l’Alleanza atlantica e ai paesi occidentali ma dobbiamo anche porre ai nostri partner il problema”.

  “Voglio dire che siccome la realtà presenta un quadro diverso delle conseguenze delle sanzioni noi dobbiamo essere solidali nel momento in cui accettiamo tutti di mettere le sanzioni alla Russia ma dobbiamo essere solidali quando si tratterà di aiutarci tutti a reggere le difficoltà economiche – sottolinea – se noi dovessimo avere l’interruzione delle fornitura di gas ci dovrà essere un meccanismo di solidarietà di tutti i paesi occidentali”. 

“Abbiamo detto no al nucleare, ma abbiamo le centrali a 200 chilometri dal confine prendendoci i rischi e non i benefici” “L’Italia è un Paese che da un punto di vista energetico dipende completamente dall’estero e per lo più dalla Russia. Non dico che dobbiamo costruire le centrali nucleari domani, ma fino a oggi non si è fatto nulla e invece si dovrebbe lavorare all’autonomia energetica”.

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Antonio Mangione
Antonio Mangionehttp://www.internapoli.it
Giornalista pubblicita iscritto dalll'ottobre 2010 all'albo dei Pubblicisti, ho iniziato questo lavoro nel 2008 scrivendo con testate locali come AbbiAbbè e InterNapoli.it. Poi sono stato corrispondente e redattore per 4 anni per il quotidiano Cronache di Napoli dove mi sono occupato di cronaca, attualità e politica fino al 2014. Poi ho collaborato con testate sportive come PerSempreNapoli.it e diverse testate televisive. Dal 2014 sono caporedattore della testata giornalistica InterNapoli.it e collaboro con il quotidiano Il Roma
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