Avrebbe compiuto 17 anni oggi il giovane Ciro Ascione, morto cadendo da un treno alla stazione di Casoria. Il tragico destino del ragazzo di Arzano ha voluto che proprio oggi, nel giorno del suo compleanno, ricorre un mese esatto da quella tragedia avvenuta trenta giorni fa e che suscitò tanti dubbi e domande. Fu l’autopsia a chiarire le cause di quella immane tragedia.
Dopo la prima ipotesi di omicidio, fu infatti accertato che il giovane cadde dal treno in corsa, al quale era aggrappato in modo precario. Dunque fu un incidente. Causa confermata anche dairisultati dell’autopsia, che è stata effettuata nell’Istituto di Medicina legale del secondo Policlinico dal medico legale Massimo Esposito, al quale il pm Barbara Buonanno della Procura di Napoli Nord diretta da Francesco Greco aveva conferito l’incarico.
All’esame, durato circa 3 ore, hanno assistito anche i medici legali nominati dal legale della famiglia Ascione, Sabino Farese. Dopo l’esito che, di fatti, confermava la dinamica degli inquirenti, il magistrato ha dato il nulla osta per riconsegnare la salma ai genitori e la celebrazione dei funerali a cui parteciparono tantissime persone.
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GRAZIE DI ESISTERE”. “Un giorno ci rincontreremo ancora chissà dove.. saremo stati grandi attraversando gli anni.. Tiamo,piccolo mio”
Ciro era uscito sabato pomeriggio per incontrare la ragazzina: i due avevano preso appuntamento in pieno centro a Napoli, in via Toledo, e si erano poi separati verso le 20.45. Da lì Ciro ha raggiunto piazza Garibaldi, dove ha sentito telefonicamente i genitori; una telecamera lo ha ripreso proprio mentre entrava in stazione e passava davanti alla libreria Feltrinelli. Per paura di fare tardi si sarebbe aggrappato al treno in corsa da quale sarebbe caduto da solo. Al di là delle ragioni che l’hanno spinto a compiere questo gesto avventato. Resta da capire come sia stato possibile che un treno sia partito ed abbia proseguito la sua corsa con un ragazzo attaccato alle porte di un vagone, appoggiato sul piccolissimo predellino