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martedì, Aprile 23, 2024
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Vaiolo delle scimmie, al Cotugno parte la sperimentazione del nuovo test rapido

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Uno spillino sul dito, due gocce di sangue, pochi minuti per conoscere se si ha o meno il vaiolo delle scimmie. Il test nasce da uno studio del dottor Gaetano Cardinale che, con il suo gruppo di ricercatori al Consorzio Sannio Tech a Benevento, ha scoperto e sperimentato con successo la nuova tecnica diagnostica per avere in breve tempo la risposta sul paziente, se ha il vaiolo in quel momento ma anche se lo ha avuto in passato e ora è guarito.

Il nuovo test rapido che permette di attestare la positività con poche gocce di sangue

La pandemia covid – spiega all’ANSA Cardinale – ci ha spinti a considerare con grande attenzione eventuali nuove infezioni che cominciano a circolare. In questo periodo stiamo lavorando sul vaiolo delle scimmie, che sta avendo un’estensione sempre maggiore. Ci siamo concentrati sullo sviluppo di un test rapido, che funzioni dandoci la segnalazione degli anticorpi con immunoglobuline G ed M. Due informazioni che spiegano la presenza del vaiolo o il suo passaggio nel corpo“. E che danno subito il via alle cure. “In pochi minuti c’è la risposta – spiega il ricercatore – ma resta comunque un test di uso professionale, non un autotest come quelli sul covid“.

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Il funzionamento del test per il vaiolo delle scimmie

Il test individua subito la presenza di una delle due classi di immunoglobuline che indica la presenza della malattia. Se hai la G significa che hai avuto in passato il vaiolo delle scimmie, con la M che hai la malattia in corso. C’è anche un lasso di tempo in cui malattia si indebolisce, perde la carica virale. Quindi si riducono le immunoglobuline M e ci sono anche le G. Se un paziente ha un test con entrambe vuol dire che la malattia c’è ma sta finendo“.

Parte la sperimentazione al Cotugno di Napoli

Il gruppo di Cardinale ha studiato questo test per due mesi per portarlo a termine. Ora scatta la sperimentazione sul campo, all’Ospedale Cotugno di Napoli, dove Alessandro Perrella guida il team che si sta occupando del vaiolo delle scimmie. “Ora da metà agosto – spiega Cardinale – partono al Cotugno le prove sul campo che sono fondamentali per valutare le performance cliniche, non quelle di laboratorio. Credo che in un mese e mezzo finirà il percorso al Cotugno e potremo avere la validazione del test dal ministero e la sua diffusione in Italia“. Tempi rapidi, dunque, per un virus che si diffonde sempre di più nelle ultime settimane.

I casi di vaiolo delle scimmie in Italia e in Campania

Nel frattempo, i casi di vaiolo delle scimmie in Italia sono arrivati a quota 505. Secondo l’ultimo bollettino del Ministero della Salute, l’infezione continua a svilupparsi quasi esclusivamente fra gli uomini – ben 501 – rispetto ai soli quattro casi che hanno colpito le donne. Le infezioni sono 26 in più rispetto all’ultima rilevazione, risalente a cinque giorni fa. E proprio il Ministero della Salute ha emanato una circolare che indica la possibilità, per i contatti stretti, di fare ricorso alla quarantena. In Campania, invece, la situazione appare piuttosto contenuta. Solo 7 i casi di vaiolo delle scimmie secondo quanto comunicato dal solito bollettino del martedì.

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