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venerdì, Marzo 29, 2024
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Via il murales per ‘Pisellino’ nel Rione Conocal e l’altarino a Masiello nei Quartieri

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Continua l’opera di rimozione di murales, altarini e manufatti abusivi, dedicati a persone o fatti riconducibili alla criminalità organizzata. Un impegno preso nel Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica con il Prefetto di Napoli, i vertici territoriali delle Forze dell’Ordine, la Procura della Repubblica e la Procura Generale, che stiamo mantenendo con un lavoro settimanale programmato su tutto il territorio cittadino.

Dopo la rimozione del murale a Vincenzo Di Napoli, si è intervenuti nel Rione Conocal, nel quartiere di Ponticelli, alla rimozione della raffigurazione di Emanuele Errico. Rimosso un murale che era realizzato a Ponticelli per omaggiare ‘Pisellino’ vittima di un agguato a 19 anni, il 26 aprile del 2018. Mentre si trovava in strada invece che agli arresti domiciliari, come avrebbe dovuto essere.  Il movente dell’agguato e dell’omicidio fu una lite per la spartizione di un bottino di una rapina. Lo stesso Errico, il giorno prima di morire, aveva incendiato due scooter appartenenti a due affiliati ad un clan.

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Altro intervento importante fatto nel quartiere Montecalvario dove è stato abbattuta un’opera muraria abusiva di grandi dimensioni. Occupava in maniera significativa il suolo pubblico, in prossimità di un incrocio, che fungeva da altare commemorativo per Vincenzo Masiello, ventiduenne ucciso a colpi di pistola per questioni di rivalità con un esponente della criminalità.

“Non ci fermiamo – dichiara l’Assessore ai Giovani e alla Sicurezza Urbana Alessandra Clemente. Cancellare il racconto di fatti criminali imposto ai cittadini, tra l’altro con opere abusive che deturpano i nostri quartieri. Una responsabilità che abbiamo e che intendiamo portare a termine in breve tempo. Ci lavoriamo da tanto ed ora, grazia al grande lavoro di tutti, ci stiamo riuscendo.”

Napoli, al via la rimozione di 40 altarini e murales della camorra: ”Simbolo del male”

Continua il braccio di ferro tra criminalità e forze dell’ordine sui simboli disseminati in città. Altarini, scritte e murales riconducibili a eventi o persone legate alla criminalità organizzata. Sono finiti al centro dell’attenzione della Prefettura di Napoli che questa mattina ha dato il via alle operazioni per la loro rimozione.

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