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Silenzio, fango e commercianti in ginocchio. Continua l’odissea di cittadini ed esercenti di Via Santa Caterina da Siena che vivono ingabbiati da oltre 11 mesi.
L’enorme voragine causata dal crollo del manto stradale ha trasformato il solco in un corso d’acqua che trascina con sé rifiuti, liquami e topi.
Come se non bastasse, oltre alla criticità della situazione igienico-sanitaria si aggiunge il disagio dei cittadini e il dramma delle 15 attività commerciali che rischiano di abbassare definitivamente la serranda.
Mesi di promesse, di sacrifici, di totale abbandono: uno scarica barile continuo che ha acceso rabbia e dubbi nei protagonisti della vicenda. Di chi è la colpa?
L’inizio dei lavori di rifacimento delle spallette contenitive sono iniziati poco dopo l’episodio avvenuto lo scorso febbraio 2018. Negli ultimi tempi la situazione sembra essere deteriorita anzi accanita infatti i lavori di cantierizzazione sono stati sospesi lo scorso 28 novembre.
L’intera zona recintata da pannelli privi di informazioni riguardati l’inizio, la fine e la direzione dei lavori è rimasta intatta. Una vera e propria gabbia che isola Via Santa Caterina dal resto della città.
“Siamo stanchi persino di combattere. Faremo una petizione di sfiducia. La nostra amministrazione non è stata capace di tutelarci”– affermano i commercianti. La zona frequentata da alunni e docenti delle tre scuole presenti registra ingorghi di traffico solo negli orari di punta. Dopodiché cala il sipario. Un vero e proprio deserto in quella che potremmo definire la strada della vergogna.
Il 28 dicembre scorso il Sindaco Antonio Poziello ha emesso una determina attraverso cui ha stanziato 800 mila euro per i lavori e 600 mila euro per la progettazione dell’opera.
L’ intera opera ha un costo di 10 milioni di euro. Come ha dichiarato anche Francesco Cacciapuoti presidente di Polis che ha attenzionato il problema.
A distanza di 11 mesi tante domande, nessuna risposta. Tra colpevoli e colpiti una soluzione ci sarà?
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