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martedì, Marzo 19, 2024
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[Video]. Benestanti ma percepivano il ‘bonus spesa Covid’, 700 indagati a Napoli

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Oltre 700 persone che avevano ottenuto indebitamente il “Bonus spesa Covid- 19“. Dalle indagini della Finanza accertato irregolarità. Riscintrate dichiarazioni false di trovarsi in condizioni di difficoltà economica tali da non poter comprare generi alimentari e di prima necessità. Tra di loro anche alcuni congiunti di esponenti della criminalità organizzata. Inflitte sanzioni amministrative, per indebita percezione di erogazioni pubbliche, per oltre 250.000 euro. Segnalati i trasgressori agli Enti Comunali, per il recupero delle somme indebitamente percepite col Bonus spesa Covid- 19.

La truffa sul Bonus spesa Covid- 19

È emerso, infatti, che uno o più componenti dei nuclei familiari monitorati, a seconda dei
casi, avevano ricevuto lo stipendio o una pensione, anche per cospicui importi, percepito il
Reddito di Cittadinanza, indennità di disoccupazione o altre prestazioni sociali agevolate
oppure alterato il proprio stato di famiglia indicando soggetti fittizi o non residenti per
incrementare la somma da percepire.
Davvero tante le situazioni di rilievo: si va dai coniugi che hanno richiesto entrambi il
bonus ma per lo stesso nucleo familiare, a soggetti che già percepivano l’assegno di
mantenimento per separazione, a titolari di Partita Iva e persino a congiunti di esponenti
della criminalità organizzata.
Nella maggior parte dei casi è emerso che i nuclei familiari monitorati hanno indicato un
ISEE con un valore inferiore a quello previsto.
Emblematico, al riguardo, il caso di una signora napoletana scoperto dalle Fiamme Gialle
del 1° Nucleo Operativo Metropolitano che ha presentato un’attestazione ISEE pari a
4.895 euro, ma che in realtà, come appurato, era di oltre 67.000 euro.
La stessa, inoltre, deteneva risparmi sui propri conti correnti per 325.000 euro e un
patrimonio immobiliare del valore di circa 36.000 euro.
Nel complesso sono state irrogate sanzioni amministrative, per indebita percezione di
erogazioni pubbliche, per oltre 250.000 euro e sono stati segnalati i trasgressori agli Enti
Comunali, al fine di avviare il recupero delle somme indebitamente percepite.
Le attività di controllo testimoniano l’impegno della Guardia di Finanza nell’azione di
contrasto ad ogni forma di illecito a danno della spesa pubblica nazionale, al fine di
prevenire e reprimere, soprattutto in un periodo di crisi economica e sociale causata
dall’emergenza sanitaria, le fattispecie di indebita percezione delle risorse pubbliche
destinate alle famiglie realmente bisognose e maggiormente colpite dagli effetti economici
derivanti dall’emergenza in atto.

Il chiarimento del Comune di Napoli

In merito alle notizie apparse sugli organi di informazione riguardanti i 700 soggetti  sanzionati perché hanno percepito indebitamente il “Bonus Spesa Covid 19”, l’Amministrazione Comunale precisa che la notizia non si riferisce alla città di Napoli ma all’intera cinta metropolitana.
“Per il Bonus Spesa – chiarisce l’Assessore Monica Buonanno con cui abbiamo raggiunto circa 130mila persone, Napoli è l’unica città in Italia ad aver adottato una procedura totalmente informatizzata, con controlli incrociati con tutte le banche dati a disposizione e a monte del processo, consentendo l’erogazione dei buoni attraverso dei pin elettronici inviati direttamente ai percettori e provando ad evitare al massimo il rischio di truffe a danno delle P.A. Sentita anche la Guardia di Finanza, che ringraziamo per l’attività solerte, ci giunge ulteriore conferma che la notizia è del Comando Provinciale ed è riferita all’area metropolitana. In un momento delicato come questo – conclude la Buonanno – è necessario uno sforzo di chiarezza da parte di tutti, che possa escludere narrazioni pericolose e stigmatizzanti nei confronti dei cittadini napoletani. Non possiamo permetterci che semplificazioni di sorta, di un titolo o di un testo, diano adito a solite insopportabili e pericolose speculazioni che ora più che mai la città non merita”.
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