Il prefetto di Napoli, Michele di Bari, ha commentato la questione dell’aumento della violenza tra minori, analizzandone cause e soluzioni. Quello dei ragazzini – e in alcuni casi bambini – che per futili motivi ricorrono alla violenza e addirittura alle armi è un fenomeno in crescita che sta agonizzando la Campania e in particolare la provincia di Napoli. Solo l’ultimo dei casi è avvenuto proprio ieri sera a Giugliano, dopo l’accoltellamento di un bambino di 13 anni da parte di uno di 10.
La filiera che attraversi famiglia, scuola e comunità per contrastare la violenza tra minori
“Dobbiamo constatare, e con amarezza, che l’asticella dell’età dei ragazzi che si rendono protagonisti di fatti di violenza si abbassa sempre di più“. Queste le parole del prefetto di Napoli. Una constatazione fredda, secca, ma crudelmente vera: sono sempre di più i bambini e i ragazzi compresi tra la fascia d’età 9-18 anni che compiono atti di violenza anche gravi. Un problema che va risolto con la collaborazione delle famiglie, dice Michele di Bari: “Serve un’azione di filiera“. Azione che parta dalle famiglie, coinvolga interventi educativi mirati, scuole di tutti gli ordini e tutte le componenti della società. Il fenomeno è fortemente collegato alla dispersione scolastica, in quanto sono chiaramente più alte le percentuali di violenze compiute da ragazzi che non frequentano regolarmente le istituzioni. Il fenomeno in alcune zone di Napoli è preoccupante e segno di una scarsa integrazione sociale e volontà di uscire dalle spirali negative.
Il prefetto Michele di Bari annuncia 1500 nuovi “occhi elettronici”
Allo stesso tempo, una parte importante è giocata anche dalla prevenzione tramite la sorveglianza. Sebbene il prefetto specifichi che “l’intervento delle forze dell’ordine sia fondamentale, ma il contrasto alla violenza tra i minori non può essere solo un’azione repressiva“, si moltiplicano le azioni volte al miglioramento della rete di videosorveglianza. Il Ministero dell’Interno ha difatti disposto 3 milioni di euro per l’introduzione di 1500 nuovi dispositivi di telecamere per la provincia di Napoli, e tramite il dialogo con la regione Campania misure del genere saranno applicate anche alle altre regioni. A tal proposito, il prefetto ha tenuto pochi giorni fa un vertice con gli altri corrispettivi della regione.