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sabato, Aprile 20, 2024
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Vittima di usura perde il bar e si ammazza, arrestato Ferrara: “E’ affiliato al clan”

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Un affiliato al clan Bisogno, attivo a Cava dei Tirreni (Salerno) aveva costretto il titolare di un bar, poi suicidatosi, a cedergli la propria attività non potendo onorare un prestito ad usura.
Gennaro Ferrara, 51 anni, pregiudicato per associazione per delinquere di stampo camorristico e ritenuto affiliato al clan Bisogno fin dagli anni ’90, è stato arrestato stamattina su disposizione della DDA al termine delle indagini dei carabinieri del nucleo investigativo di Salerno.
Estorsione aggravata dal metodo mafioso, usura, intestazione fittizia di beni, attività di erogazione di finanziamenti in assenza di autorizzazione e trasferimento fraudolento di valori. Sono questi i reati contestati a Gennaro Ferrara, arrestato nella mattinata dai Carabinieri a Cava de’Tirreni su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia.

Il provvedimento si fonda sui gravi indizi di colpevolezza nell’ambito delle indagini svolte per acquisire elementi in grado di chiarire le esatte circostanze relative all’acquisizione da parte della famiglia Ferarra del bar annesso al distributore di carburanti “IP” sito in via XXV luglio n.60, il cui precedente proprietario si era suicidato nel luglio del 2015 a causa dell’eccessiva esposizione debitoria. Dalle investigazioni è emerso come la vittima avesse instaurato con Gennaro Ferrara un rapporto di natura usuraria, la cui mutazione in forma estorsiva aveva nel tempo imposto il passaggio dell’attività alla famiglia di quest’ultimo. Sono emerse due pattuizioni che hanno determinato l’estromissione del precedente imprenditore dall’attività commerciale. La prima in forma di contratto stabiliva che la vittima dovesse assumersi tutti i rischi d’impresa e i relativi debiti, mentre l’80% degli utili veniva attribuito al Ferrara.

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A seguire vi era stata poi la stipula di una scrittura privata, con la quale il proprietario si impegnava a cedere definitivamente l’attività commerciale al Ferrara, in cambio del versamento di 250€ mensili, fissando quale termine la morte di una delle due parti, evento che si verificava a distanza di pochi mesi con il suicidio della vittima. Nell’operazione odierna sono stati anche sequestrati, oltre alla somma complessiva di 95mila euro, l’attività di bar e tabacchi annessa al distributore IP di via XXV luglio e le quote societarie di “Tm distributori” e “Peccati di gola”.
A carico di Gennaro Ferrara, che sin dalla fine degli anni ’90 risulta essere stato componente del clan “Bisogno”, operante a Cava de’Tirreni, sono stati riscontrati ulteriori episodi di illecita erogazione di somme di denaro a terzi, per le quali lo stesso percepiva interessi senza alcun titolo autorizzativo all’esercizio di attività finanziarie.

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Antonio Mangione
Antonio Mangionehttp://www.internapoli.it
Giornalista pubblicita iscritto dalll'ottobre 2010 all'albo dei Pubblicisti, ho iniziato questo lavoro nel 2008 scrivendo con testate locali come AbbiAbbè e InterNapoli.it. Poi sono stato corrispondente e redattore per 4 anni per il quotidiano Cronache di Napoli dove mi sono occupato di cronaca, attualità e politica fino al 2014. Poi ho collaborato con testate sportive come PerSempreNapoli.it e diverse testate televisive. Dal 2014 sono caporedattore della testata giornalistica InterNapoli.it e collaboro con il quotidiamo Il Roma
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