GIUGLIANO – E’ finito in manette per aver “snobbato” l’obbligo di soggiorno nel Comune di Napoli. Pasquale Esposito, 38enne affiliato al clan Mazzarella, è stato arrestato l’altra sera a Varcaturo. I carabinieri della Compagnia di Giugliano, agli ordini del capitano Gianluca Trombetti e del tenente Orazio Ianniello, lo hanno sorpreso in via Ripuaria, la strada che collega i comuni dell’entroterra al litorale.
Esposito era a bordo di una Fiesta guidata da un pregiudicato 22enne, quando è stato fermato da una volante dei carabinieri. Alla rituale richiesta di patente e libretto di circolazione, il giovane autista ha mostrato i documenti. Nulla di apparentemente irregolare. L’evidente stato di agitazione del 38enne ha però insospettito i militari, che hanno approfondito la verifica. Alla notifica dell’arresto, Esposito non ha opposto resistenza. L’uomo, che risiede nel quartiere San Giovanni a Teduccio, roccaforte del clan, è un personaggio noto alle forze dell’ordine. Gli investigatori lo collocano nel gruppo di malviventi vicini alla cosca di Vincenzo Mazzarella, erede di Michele Zezza, re indiscusso del contrabbando di sigarette.
E’ uno spostamento strano, quello di Esposito. O quantomeno “ambiguo”. Giugliano è, infatti, la roccaforte dell’Alleanza di Secondigliano, da sempre in rivalità con la cosca di San Giovanni a Teduccio. Un territorio “nemico”, insomma. La triade Mallardo- Licciardi-Contini nacque alla fine degli anni ’80 proprio per contrastare lo strapotere dei Mazzarella. Ed è proprio a Giugliano che qualche anno fa venne scoperto un cimitero di camorra. Sotto un paio di metri di terra, infatti, erano sepolti i resti di due cadaveri, vittime della faida Mazzarella –Contini, una guerra fra cosche che insanguinò quest’angolo di provincia con violenza feroce.
