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mercoledì, Giugno 26, 2024
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GIUGLIANO, DEVASTATA LA SEDE DI ITALIA DEI VALORI

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dall’inviato




GIUGLIANO – Devastata la sede di “Italia dei Valori” a Giugliano. Distrutta buona parte degli arredi, rubate le attrezzature informatiche. E’ il secondo raid in appena una settimana, in allerta le forze dell’ordine.




I FATTI – Non è stato difficile per i balordi intrufolarsi nella sede di piazza Matteotti, nel pieno centro di Giugliano. I malviventi – almeno due secondo la ricostruzione degli investigatori – sono entrati in azione la notte tra giovedì e venerdì. Hanno forzato il portoncino di uno stabile di via Cumana, adiacente alla sede del partito. Hanno quindi rotto la finestra del bagno che apre sul cortile interno, forzato altre due porte intercomunicanti e sono entrati nella sede. Hanno distrutto tutto: televisore, apparecchiature elettriche, mobili, suppellettili, sedie. Hanno rovistato nei cassetti, negli atti. Rubati i computer, le fotocopiatrici, le stampanti: tutte attrezzature acquistate di recente. Solo un modem esterno è scampato alla furia dei malviventi. Hanno poi lasciato i locali senza che nessuno si accorgesse di nulla. Amara è stata la sorpresa per i simpatizzanti del partito il giorno dopo: i locali letteralmente a soqquadro.




LE INDAGINI – Immediate sono partite le indagini. Sul posto gli agenti del Commissariato di polizia di Giugliano, diretti dal vicequestore Alberto Francini e dal vicequestore aggiunto Pietro Morelli. I poliziotti, coadiuvati dai colleghi della Scientifica, hanno cercato qualche traccia che potesse subito indirizzare le ricerche verso i presunti autori del gesto.


Per Giuliano Palma, segretario del partito, si tratta di “un atto intimidatorio”. Un raid al quale, comunque, non è stata ancora data una spiegazione dagli investigatori che stanno valutando sia l’azione di balordi, sia la possibile matrice politica.


IL PRECEDENTE – Quest’ultima ipotesi investigativa appare tuttavia la più attendibile. Ad avvalorarla c’è un precedente. Allarmante. La notte di venerdì 31 gennaio – appena una settimana prima dell’ultimo raid – ignoti entrarono nella sede di Italia dei Valori. Furono rubati solo alcuni quadretti e rotta la linea telefonica Isdn. I furfanti lasciarono però un messaggio: “Siete stati fortunati, non siamo ladri (di galline)”. Una scritta a mano, in stampatello. Un foglio a righe, adagiato sopra un tavolo della sezione. “Un avvertimento” spiegano gli inquirenti, che non hanno per nulla sottovalutato l’episodio. La stessa notte fu messa a soqquadro la sede dei Verdi, adiacente a quella della lista Di Pietro: furono distrutte sedie, quadri, divani e le bandiere del partito.


LO SCENARIO – Centomila anime. Tante ne conta Giugliano, il paese più grande dell’hinterland al quale dà il nome. Terza città della Regione per numero di abitanti, seconda per chilometri di estensione. Un territorio ghiotto, sul quale sono puntati tutti gli interessi: da quelli politici “che contano” a quelli criminali. Giugliano è senza governo. Il sindaco di centrodestra fu mandato a casa sette mesi fa: a dimettersi furono 27 consiglieri su 30. Gli occhi sono puntati al mese prossimo quando il Tar deciderà sul ricorso presentato da uno dei consiglieri non dimissionari. Si tornerà a votare in primavera, se il Tribunale dovesse respingere l’istanza. E alla vigilia del decisivo round elettorale tornano, puntuali, le intimidazioni. Inquietanti. Prepotenti. L’anima nera di Giugliano che nessun detersivo ideologico sa ripulire, che nessun doppiopetto riesce a nascondere.







LE REAZIONI




GIUGLIANO (ufer) – “E’ un chiaro atto di intimidazione politica”. Non usa mezzi termini Giuliano Palma, il segretario della locale sezione di Italia dei Valori. La notizia del raid alla sede di piazza Matteotti l’ha scosso. “Non è stato un semplice atto di violazione o danno lieve – dice – bensì di un vero atto intimidatorio dell’azione politica, di sabotaggio all’organizzazione e di indebolimento in relazione alla sottrazione totale delle attrezzature informatiche, lasciando la sede priva di ogni mezzo di comunicazione e di produzione”. Palma spiega che “a Giugliano si vive un clima cupo in vista dei prossimi appuntamenti politici” e ritiene che “l’azione della lista-Di Pietro in città sia quanto mai indispensabile”. “La città tutta – aggiunge – deve respingere questi atti criminosi, antidemocratici, che ostacolano la politica del rinnovamento e del progresso”. I simpatizzanti e i tesserati al partito non si sono comunque dati per vinti. E’ subito stata organizzata una riunione presso la sede devastata, con l’analisi dell’ennesimo episodio criminale. Tutti si sono auto-tassati per provvedere al riacquisto delle apparecchiature rubate e delle suppellettili distrutte. I danni subiti ammontano ad alcune migliaia di euro. “Il segretario politico, il coordinamento ed i soci tutti – fanno sapere in un comunicato stampa – hanno deliberato di perseguire il progetto politico, culturale e sociale, ritenendo che la realtà di Italia dei Valori a Giugliano non è solo importante ma necessaria per dare vita e corpo ad un processo di svolta politica, di giustizia e di legalità”.

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