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domenica, Maggio 5, 2024
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Tre città prigioniere del crack

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L’hinterland inondato di crack. Nelle ultime settimane le forze dell’ordine hanno arrestato tre spacciatori che avevano allestito altrettante piazze di spaccio nel triangolo Arzano-Casandrino-Melito. Nel borsino dei veleni di quella enorme piazza di spaccio che sono i comuni a nord di Napoli, cala l’eroina. E con l’hashish e la mariuna considerate «roba» da bambini, schizza al vertice dello spaccio il crack, orami diffusissimo tra i giovani di età compresa tra i 16 e i 25 anni. Da mesi le forze dell’ordine hanno accertato che sul mercato clandestino e nelle quaranta e più piazze di spaccio della zona compresa tra Caivano e Melito sono arrivate in maniera massiccia dosi di crack. Poco utilizzato dagli spacciatori, il crack da qualche tempo è in cima della top-ten della droga. Questo stupefacente, sintetizzato per la prima volta 80 anni fa, è ritenuto dai maggiori tossicologi, una sostanza molto pericolosa. Ricavato dalla cocaina, tramite un processo chimico che sempre più spesso viene effettuato dallo spacciatore, ma che può essere eseguito anche dallo stesso consumatore. Gli effetti sono devastanti. La preoccupazione degli inquirenti è nel fatto che il crack è uno stupefacente subdolo, in grado di indurre molta dipendenza e rapida assuefazione psicologica e fisica. Inoltre è in grado di aumentare gli istinti violenti e disinibire i principali centri di controllo del sistema nervoso centrale. Più potente della striscia della cocaina «normale», realizzato anche in casa, venduto con un prezzo doppio rispetto alle altre droghe, il crack, secondo gli inquirenti, potrebbe prendere facilmente piega tra le bande di rapinatori, che prima di uscire per compiere i raid, si imbottiscono di coca per avere sensi e riflessi più pronti polizia e carabinieri sono pronti a combattere e arginare il diffondersi di questa pericolosissima droga che può essere prodotta facilmente. Tanto da poter essere preparato in ogni luogo. E nella quotidiana lotta ai mercati di morte, gli agenti di Frattamaggiore, diretti dal vice questore Angelo Lamanna, hanno arrestato nelle scorse settimane, tre spacciatori e praticamente smantellato una piccola ma agguerrita piazza di spaccio attiva in via Melitello, tra Casandrino a Melito. Le manette sono scattate per Gaetano Magnetti, 38 anni, pregiudicato di Casandrino, bloccato dai poliziotti subito dopo aver incassato trenta euro per due dosi di crack. Al blitz sono riusciti a sfuggire due «muschilli», che a bordo di un motorino facevano la spola tra lo spacciatore arrestato e il deposito delle dosi di droga. A distanza di poche ore dopo, nella stessa zona e sempre gli stessi agenti, hanno fatto scattare le manette per un altro spacciatore, Tammaro Stanzione, 20 anni, pregiudicato di Casandrino, che per sfuggire all’arresto, ha scavalcato un alto cancello di ferro, rischando di essere infilzato dalle punte acuminate della barriera. Sempre in via Melitiello gli agenti di Frattamaggiore, avevano bloccato Luigi Murolo, 23 anni, di Villaricca, proprio mentre consegnava una dose di crack.


MARCO DI CATERINO – IL MATTINO 7 LUGLIO 08

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