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giovedì, Maggio 9, 2024
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DON FRANCESCO PALMIERO: «SONO SOLO DEI VIGLIACCHI»

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dall’inviato




GIUGLIANO ( – “Qui si vive ogni giorno sull’orlo dell’abisso”. Don Francesco Palmiero, parroco della chiesa di San Giovanni, si aggira sconsolato tra i locali dell’edificio.
L’odore di fumo e bruciato è ancora acre. La pareti emanano calore. Una cappella è stata danneggiata dalle fiamme che qualcuno ha appiccato in pieno giorno, nel centro della cittadina. La furia delle fiamme ha però risparmiato il quadro della Madonna di Pompei, una riproduzione del dipinto originale. La tela è proprio al centro della cappella annerita. Don Francesco la guarda, quasi cerca risposte. “Un commento? Non c’è niente da dire” spiega al cronista indiscreto.
Allarga le braccia, tira un sospiro. “Sono dei poveracci, gli autori di questo gesto vile non meritano alcun commento. Viviamo in un bronx”. Nella chiesa di Corso Campano, realizzata tra il 1643 e il 1673, è un pellegrinaggio continuo di fedeli. Don Francesco li accoglie tra le pareti annerite e li accompagna sul “luogo del delitto” con fare da cicerone paziente. Risponde al telefono, racconta a chi lo chiama, parla della ferita appena subita con rassegnata bontà. “Di sicuro – dice – non è stato un incidente, qualcuno ha appiccato volontariamente l’incendio al drappeggio che ornava la cappella”.

Resta da capire, dunque, il perché dello spregio. “Non saprei dirlo – afferma il parroco -. Ci sono giunti, nel tempo, diversi piccoli segnali che forse abbiamo sottovalutato”. Ma chi può avercela con la chiesa di San Giovanni? Secondo i volontari subito accorsi a ripulire i locali, ci sono stati diversi episodi preoccupanti. Furti, danneggiamenti. Nel giugno 2002 furono rubate le tastiere e le chitarre del coro, profanato il tabernacolo e gettate a terra le ostie.

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