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giovedì, Maggio 9, 2024
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Notte da incubo, una famiglia «sequestrata» dal pit-bull

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VILLARICCA – Un cane pit-bull blocca in casa una famiglia e tiene sveglio un quartiere per tutta la notte. L´incubo è cominciato giovedì sera, alle 22.30. Il randagio si è introdotto nel giardino di una villa di via Firenze, a Villaricca, e non ha voluto saperne di abbandonare la propria postazione sotto un albero di ulivo, facendo innervosire i cani delle abitazioni vicine e i loro proprietari, svegliati dai continui guaiti. Terrorizzati i cinque componenti della famiglia, coniugi e tre bambini, che sono rimasti bloccati in casa per quasi 12 ore, fino all’arrivo dei soccorsi, alle 9 di ieri mattina.
Il pit-bull, una femmina, di taglia grossa e col mantello pezzato bianco e nero (probabilmente abbandonato dopo il parto) sembrava pronto ad attaccare chiunque tentasse di avvicinarsi. Insomma, un vero incubo. Nel frattempo i vicini lanciavano l’Sos alle forze dell´ordine. Ma il giro di telefonate notturne ai numeri di emergenza, dicono, non è servito. «Allertando il 112, pensavamo di smuovere i canali giusti – si infervorano a Villaricca – per risolvere la questione. Dai vigili del fuoco ci siamo sentiti rispondere che l’emergenza non rientrava tra le loro competenze». Così lo scaricabarile ha ritardato l’arrivo dei soccorsi e la disavventura si è conclusa solo ieri mattina, con l’arrivo degli accalappiacani dell’Asl Napoli 2 e dei vigili urbani.
«Le operazioni non sono state semplici – dice l’agente Mafalda Liccardo – ma alla fine il bell’esemplare è stato catturato senza fargli del male e ricoverato nel canile convenzionato col Comune». Solo momenti di panico e sonno sprecato, quindi, ma i residenti sono arrabbiati. «Possiamo raccontarlo ridendoci sopra, ma il senso frustrante di abbandono è stato più spaventoso della minaccia del cane ringhioso», dicono a Villaricca 2. Prima di trovare rifugio nel giardino privato, il randagio si aggirava già dal giorno precedente a ridosso della Consolare Campana, ex via Venezia.



TONIA LIMATOLA – IL MATTINO 21 GIUGNO 2003

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