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ATTI VANDALICI NELLA CHIESA A VIA VENEZIA

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VILLARICCA_ Tracce di sangue sparse su tutto l’altare. I vetri in frantumo e le ostie consacrate gettate a terra. Sinora mai nessuno aveva osato tanto. Grave offesa alla parrocchia “Oasi di Nostra Signora della Speranza” a Via Venezia, ultima strada di Villaricca. Un fatto gravissimo che desta scalpore e incredulità. I ladri hanno sfidato tutto e tutti e sono riusciti durante la notte fra mercoledì e giovedì scorso ad entrare in chiesa .
Hanno rubato gli infissi in alluminio dell’edificio affianco la parrocchia, destinato al catechismo. Non è la prima volta che accade. La refurtiva si aggira intorno ai quattro, cinque milioni di lire.
I malviventi (non c’è dubbio che abbia agito più di una persona) in chiesa non si sa di preciso cosa cercassero. Il tabernacolo è stato aperto e le pissidi sono state scaraventate a terra. Credevano forse che i calici per le celebrazioni eucaristiche fossero d’oro. Si sono dovuti ricredere.
La chiesa è un prefabbricato – container . I ladri hanno tentato di entrare dal retro, aprendo con una spranga uno squarcio nella parete. I pannelli , in lastra metallica, sono però rinforzati dall’interno. I farabutti allora hanno praticato un’apertura nella facciata anteriore di vetro- cemento. Devono essersi tagliati proprio entrando. Si spiegano così le numerose tracce di sangue rinvenute all’interno della parrocchia. Tuttavia non sono stati rubati gli amplificatori, il videoregistratore, i microfoni. Resta la beffa degli infissi delle finestre, di recente sostituiti dopo l’ultimo furto.
I malviventi sono poi scappati, senza che nessuno si accorgesse di loro, protetti dall’oscurità.
Del fatto si è accorto il custode il mattino seguente. Immediato è stato dato l’allarme ma dei delinquenti nessuna traccia. Sul posto i poliziotti del comando di Giugliano hanno effettuato un sopralluogo. Sono stati ascoltati anche alcuni residenti che abitano nei pressi della chiesa.
Una parrocchia di frontiera, quella di “Oasi di Nostra Signora della Speranza” all’estrema periferia di Qualiano, Marano e Villaricca. Dimenticata da tutti, a partire dall’amministrazione. L’unico punto di riferimento per i giovani del posto.
“Fare violazione in questo luogo di culto , consacrato alla Madonna venerata dal popolo con un trasporto totale, è un atto vergognoso” inveisce un signore del luogo. E’ anche questo un segno drammatico dei tempi.
Si esclude tuttavia che si tratti di un gesto blasfemo, piuttosto si propende a definire l’atto come vandalico.

“Cronache di Napoli”
4 settembre 2001

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