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venerdì, Marzo 29, 2024
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Ministro, cancelli i dubbi: al bando i cani violenti

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Ministro, cancelli i dubbi: al bando i cani violenti



Ancora aggressioni da parte dei pitbull. Non basta affidarsi al buonsenso di chi li possiede



di ISABELLA BOSSI FEDRIGOTTI



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Sollecitato dai recenti incidenti da pitbull e dalla richiesta di mettere al bando i cani potenzialmente aggressivi, avanzata per la prima volta su questo giornale, il ministro della Sanità Sirchia ha ventilato la possibilità di istituire (da settembre) «tabelle di pericolosità», arrivando eventualmente a vietare l’importazione e l’allevamento di alcune razze. Pur rispettando le ragioni degli animalisti (che in gran numero hanno scritto per ribadire che cattivi, secondo loro, sono sempre e soltanto i padroni), quell’«eventualmente», dovuto forse alla mitezza di carattere del ministro, fa temere che la legge si disperderà in tante piccole e inutili regole, basate più che altro sull’autocontrollo di allevatori e proprietari. In un Paese più disciplinato del nostro sarebbe magari sufficiente raccomandarsi, per quel che riguarda certi cani, al buon senso e alla professionalità di chi li maneggia, ma da noi, con tutto il rispetto, questo non sembra possibile. Gli esami, le licenze, i permessi fanno sempre buona impressione, sono proposte ragionevoli e civili, ma, molto probabilmente, non impedirebbero altri incidenti, perché c’è sempre chi il patentino se lo prende di straforo, senza aver studiato oppure – peggio – avendolo comprato, e che comunque se ne infischia degli obblighi e delle responsabilità che ne dovrebbero derivare. Perciò, signor ministro della Sanità, elimini per favore quel residuo di incertezza dalle sue intenzioni e metta al bando i cani violenti, poco adatti a vivere tra la gente e dentro le case. Lo chiediamo non in quanto nemici dei cani (categoria che peraltro, a giudicare dai messaggi giunti, sembra cresciuta in modo esponenziale dopo i recenti incidenti), ma semplicemente perché, nonostante tutto, la sicurezza degli umani viene obbligatoriamente prima.




CORRIERE DELLA SERA 13 AGOSTO 2003



http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache/2003/08_Agosto/13/cani.shtml

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