Secondo indiscrezioni trapelate in ambienti giudiziari è stata firmata e sarà inviata alla Camera dei Deputati la richiesta di autorizzazione per l’esecuzione di una misura cautelare nei confronti di Nicola Cosentino.
Per il sottosegretario all’Economia e coordinatore campano del Pdl si tratterebbe di un’ordinanza di custodia in carcere. Si sono rifiutati di confermare la notizia i magistrati titolari dell’inchiesta, che vedrebbe il politico di Casal di Principe (Caserta) indagato per presunti contati con il clan dei Casalesi, sulla base delle dichiarazioni di alcuni collaboratori di giustizia, tra cui l’ex imprenditore dei rifiuti Gaetano Vassallo.
La misura cautelare è stata emessa dal gip Raffaele Piccirillo, su richiesta dei pm Alessandro Milita e Giuseppe Narducci. L’ipotesi di reato è concorso esterno in associazione camorristica. Dal momento che Cosentino è un deputato, il gip, come per legge, ha disposto la notifica dell’ordinanza al Presidente della Camera, con richiesta di autorizzazione all’esecuzione del provvedimento. La documentazione sarà poi inviata alla giunta per le autorizzazioni a procedere di Montecitorio, che dovrà formulare una proposta per l’Aula. La posizione di altri indagati coinvolti nello stesso procedimento, sui quali pendono richieste di misure cautelari, sarebbe stata stralciata.
“Alla presidenza della Camera non risulta pervenuta,allo stato, alcuna richiesta da parte dell’autorità giudiziaria di Napoli”, precisa il portavoce del presidente della Camera, Fabrizio Alfano. Ma è probabile che la richiesta sarà presentata a Montecitorio nella mattinata di martedì.
Cosentino, il più accreditato come candidatura a presidente della Regione Campania per il Pdl alle elezioni del prossimo marzo, ha sempre respinto ogni accusa e sostenuto di non essere a conoscenza di alcuna inchiesta a suo carico: “Le notizie apparse su alcuni quotidiani e riferite alla mia persona – ha detto di recente il sottosegretario – mi amareggiano ma non mi sorprendono perché rientrano in una campagna diffamatoria, violenta e senza precedenti nella storia politica recente non solo campana, in vista delle prossime regionali ripongo piena fiducia nella magistratura e sono a disposizione per qualsiasi tipo di iniziativa che gli inquirenti vorranno assumere per l’accertamento della verità”.
Il legale del sottosegretario, Stefano Montone, si era recato lunedì mattina dal procuratore Giovandomenico Lepore e dal gip Piccirillo. Il penalista negli ultimi tempi aveva informato i magistrati che Cosentino era disponibile a presentarsi per dichiarazioni spontanee o per rendere interrogatorio, ma gli inquirenti – ha spiegato il legale – non hanno ritenuto di dover accogliere tali richieste.
Solidarietà per Cosentino. Intanto, il coordinamento campano del Popolo della Libertà esprime in unanota “fraterna solidarietà all’onorevole Nicola Cosentino, nella convinzione che presto si dimostrerà l’assoluta estraneità del coordinatore regionale del Pdl, dalle ipotesi di reato contestategli. Resta inteso che il Pdl della Campania non consentirà alcuna strumentalizzazione politica dell’iniziativa intrapresa dalla magistratura”.
Il coordinatore campano del Pdl si difende. “Tutte fesserie”. Cosentino non ci sta ad essere massacrato e, in alcune brevi dichiarazioni rilasciate a La Stampa, dichiara: “A questo punto, voglio leggere le carte. Voglio capire da cosa mi devo difendere”. “Fare un passo indietro rispetto alla Regione? E’ complicata la storia, perché la mia candidatura nasce dal territorio. Certo, bisognerà riflettere. Voglio prima capire le accuse che mi vengono contestate”. Il sottosegretario, che da quattro anni vive a Caserta, spiega che ha lasciato la natia Casal di Principe “per evitare problemi”. “Anche i miei fratelli – racconta – se ne stanno andando, stanno delocalizzando le loro aziende”. Alle dichiarazioni dei pentiti che lo coinvolgono, circolate già un anno fa, si sono aggiunte di recente quelle dell’imprenditore Gaetano Vassallo. Ma Cosentino ribatte: “Sono tutte fesserie, storie risalenti agli anni ’90 che non stanno in piedi”. (Pupia.it)