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venerdì, Marzo 29, 2024
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Francesca e Vincenzo sposi solo tra sei mesi

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LA TELENOVELA DELLE NOZZE MANCATE DI LETTERE: DECIDERÀ LA CURIA




di MICHELE INSERRA




Per ora solo un rito civile a fine ottobre per Vincenzo e Francesca. Gli sposi mancati si uniranno in matrimonio al comune di Pompei. La Curia di Castellammare di Stabia preferisce il silenzio sulla vicenda che ha fatto il giro del mondo. Per ripresentarsi nuovamente sull’altare, dopo il no di Vincenzo, ci vorrà ancora tempo. Almeno sei mesi, così come ribadito dallo stesso parroco celebrante, don Salvatore Coppola, che di fronte alla richiesta degli sposi di unirsi in matrimonio sempre al Santuario di Sant’Anna a Lettere, a poche ore dal ritorno dall’anomala luna di miele a Parigi, ha preferito non prendersi una responsabilità così grande, rinviando la decisione alla Curia stabiese.
Il caso, ora, nelle mani del vicario generale, don Vincenzo Scognamiglio, non troverà una soluzione repentina. La Curia si è sempre mostrata rigida su tutte le problematiche inerenti le cerimonie eucaristiche, figurarsi ora su una vicenda tanto intricata. «Per questa coppia è necessario un periodo di riflessione»: è questa la voce insistente che trapela dalla Curia. Insomma, Vincenzo e Francesca, convoleranno a nozze non prima del prossimo anno. A meno che la mancata sposa non decida di trasferire la sua residenza da Lettere a Scafati, dove tuttora convive con Vincenzo, meglio noto agli amici con il diminutivo di Lello e i suoi tre bambini, nati dall’unione con la defunta moglie Rosa: difatti al verificarsi di ciò, il caso sarebbe vagliato da un’altra Diocesi, quella di Nocera.
E il metro di giudizio potrebbe essere diverso, consentendo alla coppia di unirsi in tempi più brevi. Un tentativo a cui sembra che gli sposi non vorrebbero rinunciare. Dopo aver seccamente rifiutato tutti gli inviti a partecipare a trasmissioni televisive la coppia oggi vive serenamente sotto lo stesso tetto. Mentre lui ha ripreso da qualche giorno la sua attività di agente immobiliare, lei, licenziatasi dall’ipermercato Auchan di Pompei, resta intere giornate barricata in casa, non facendo mancare ai tre ragazzi il suo affetto materno. Raramente si vede in strada e in quelle poche occasioni è quasi sempre in compagnia di una delle tre sorelle. A Lettere, sua cittadina di origine, si è recata una sola volta, non per ritornare alla casa paterna alla frazione Depugliano, ma per recarsi a colloquio al Santuario da don Salvatore, insieme a Lello. «Ora chiediamo tranquillità e rispetto in un momento non semplice da gestire», ripete lo sposo mancato.

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IL MATTINO 17 SETTEMBRE 2003

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