“Mare calmo sulla Campania, anzi immobile. Rimaniamo, purtroppo, con il primato negativo nazionale della costa non balneabile per oltre il 17%”. Questo il commento di Giancarlo Chiavazzo, responsabile scientifico Legambiente Campania che analizza i dati della balneabilità in Campania per la stagione estiva del 2010 pubblicati dalla Regione Campania.
“Se andiamo a vedere l’andamento degli ultimi dieci anni – denuncia Chiavazzo – nonostante ingenti finanziamenti, le continue denunce, gli scandali depuratori in Campania non si e’ riusciti a migliorare la qualità delle nostre coste: nel 2001 si registravano 74 km di costa non balneabile che sono diventati 82 nel 2010.
“Il motivo d rimane lo stesso. – continua Chiavazzo – Gli Enti Locali, Comuni e Province, continuano a volere operare ognuno per proprio conto, campanilisticamente, invece di mettere a regime il Servizio Idrico Integrato attraverso i loro consorzi obbligatori, gli Enti d’Ambito Territoriale Ottimale. Il risultato è la mancata sistematicità e organicità degli interventi, i mancati investimenti, i mancati controlli sulla qualità del servizio fornito dai gestori. Senza dimenticare l’abusivismo edilizio dilagante, mega opere, illegalità nel sistema dei depuratori.”
“Sebbene a livello regionale – commenta Legambiente- non vi sono sostanziali cambiamenti, tra le province c’è qualche novità. Per la costa casertana diminuisce la notevole percentuale non balneabile, passando dal 65.8% al 61.0%. Per la costa napoletana incrementa dal 17.2% al 18.0% la fascia non balneabile, con importanti “new entry”: Bacoli (spiaggia Romana – lido P.S.), Napoli (P.zza Nazzario Sauro), Torre del Greco (Spiaggia la Scala), Castellammare di Stabia (tra stabilimenti La Limpida e Lo Scoglio e tra stabilimenti Conte e Moderno), Vico Equense (Bagni Scraio), Sorrento (Sant’Anna Marina Grande e tra Apreda e Aprea), Massa Lubrense (Marina di Lobra e La Scogliera), Sant’Agnello (Punta Sant’Elia). Anche la costa salernitana incrementa dal 7.3% al 7.6% la fascia non balneabile, con novità negativa per Salerno con due punti non balneabili :torrente Torrione e Colonia San Giuseppe”.
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