GRAVI ACCUSE SULLA GESTIONE DEL “TROVAMICI”. PETIZIONE POPOLARE DEI “NONNINI”, INDIGNAZIONE E SCONCERTO DELL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE.
Una petizione popolare per esprimere tutta la propria indignazione per le accuse false e diffamatorie diffuse da un quotidiano con le quali si tenta di screditare una delle migliori esperienze a sostegno degli anziani in tutta la regione. I soci del Circolo Trovamici di Marano non ci stanno e preannunciano querela contro “Cronache di Napoli” per un articolo pubblicato il 20 settembre 2003, nel quale viene descritta una situazione che, se non fosse paradossale ed offensiva, sarebbe ridicola: si parla addirittura di un giro di prostituzione, di paura diffusa da parte delle anziane, di autentiche sommosse dei frequentatori del centro contro i presunti “gestori” del malaffare. «Nulla di più assurdo – dice il presidente del Comitato di Gestione, Giovanni Lanni – il nostro centro è gestito in autonomia con la collaborazione di tutti gli anziani iscritti ed anzi, proprio di recente, abbiamo richiamato un paio di elementi che arrecavano fastidio e che di replica ci avevano minacciato preannunciando di sollevare un polverone. Purtroppo, c’è chi incautamente è caduto nella trappola ed ha riportato notizie gravemente diffamatorie e che non lasceremo impunite». Non manca la reazione anche da parte dell’amministrazione comunale che, pur volendo minimizzare l’importanza di chi fa giornalismo in modo maldestro, non nasconde lo sconcerto per l’ennesima grave accusa ai danni di una struttura che è il fiore all’occhiello della città: «Il centro Trovamici è una delle iniziative che ci invidiano dappertutto – dice il sindaco, Mauro Bertini – ma evidentemente, quando le cose funzionano, danno fastidio a qualcuno». «Sarebbe stato meglio che le verifiche le avessero fatte prima – aggiunge l’assessore alle Politiche Sociali, Antonio Menna – ma se i cronisti vogliono, seppur tardivamente, rendersi conto di come funziona il centro Trovamici, possono venire in qualsiasi momento a far visita e si renderanno conto di quanto sia diversa la realtà dei fatti e quanto abbiano fatto male quelle accuse ingiuste».
*ufficio stampa Comune Marano – 23 settembre 2003
