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«Mugnano, parte la lotta alla disoccupazione»

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MUGNANO – Circa 500mila disoccupati censiti, 22 mila colloqui di orientamento al lavoro prenotati, percorsi di formazione per un migliaio di persone prossimi ad essere avviati, 9 job center e 13 centri per l’impiego pronti ad accogliere i tanti disoccupati partenopei e a fornire loro assistenza ed orientamento.
Sono il bilancio della riorganizzazione dei servizi pubblici per l’impiego varata un mese fa dall’Assessorato al lavoro della Provincia e del Comune di Napoli varato circa un mese fa e presentato col motto “Disoccupati ci siamo organizzati”. A fornire cifre e dati è stato l’assessore alle politiche del lavoro della provincia, Corrado Gabriele, intervenendo a Mugnano ad un convegno sulla promozione dell’occupabilità.
“Oggi siamo in possesso di un quadro preciso del mondo del non lavoro, di una banca dati aggiornata con informazioni suddivise per città, quartiere, età, professionalità, titolo di studio, competenze di ciascun disoccupato –ha affermato Gabriele-. Siamo quindi in grado di approntare specifici interventi di promozione dell’occupabilità, studiando percorsi formativi ad hoc”.
L’assessore, che aveva più volte denunciato i tentativi della criminalità organizzata di utilizzare le proteste del popolo dei senza lavoro per esercitare pressioni sulle istituzioni e di infiltrazioni dei clan in alcune liste, e che per questo da qualche mese vive sotto scorta, ha poi sottolineato che “il merito principale di questa iniziativa è stato quello di far calare la tensione a Napoli sul fronte lavoro”. Oramai manifestazioni, blocchi, proteste sono diminuite fin quasi a scomparire del tutto –ha affermato-. Questo perché il sistema da noi iattivato consente a tutti di accedere ai nuovi servizi per l’impiego direttamente, senza file, code e raccomandazioni, eliminando così ogni intermediazione, semplicemente collegandosi al sito web o chiamando al numero verde e prenotando un colloquio”.
Dopo Gabriele, il sindaco Daniele Palumbo ha poi illustrato i progetti dell’Amministrazione comunale di Mugnano sul fronte della occupabilità e della lotta a disoccupazione e lavoro nero. Palumbo ha presentato il progetto Emergere, finanziato coi fondi Equal, cui il Comune ha aderito “quale strumento per l’emersione del sommerso”. “A Mugnano, diversamente da altre aree del napoletano, il lavoro c’è ma prevale l’economia del sommerso, il lavoro nero e sottopagato –ha precisato-. Occorre creare le condizioni perché piccole aziende oggi totalemtne in nero decidano di emergere. E’ pertanto necessartio assisterle in questa fase e creare anche le condizioni perché esse possano affermarsi”. In che modo è poi toccato all’assessore al lavoro Giovanni Porcelli chiarirlo. “La nostra città sconta la mancanza di infrastrutture al servizio delle aziende –ha detto-. Sebbene la nostra città abbia una tradizione calzaturiera non si è mai pensato di attrezzare un’area che potesse fungere da polo artigianale. Questo è, invece, uno degli obiettivi primari di quest’amministrazione”.
“La promozione dell’occupazione non può che passare attraverso il rilancio delle attività economiche storiche della nostra città: commercio ittico e manifatture calzaturiere –aggiunge ilvicesindaco e assessore alle attività produttive Francesco Iacolare-. Per quel che attiene il commercio ittico, si è rilanciato il vecchio mercato del pesce, facendone una moderna struttura mercatale. Per le attività manifatturiere ed artigianali, siamo invece prossimi all’approvazione di una variante al Piano regolatore che contiamo di approvare all’inizio del nuovo anno. Le nostre aziende potranno così operare in aree appositamente attrezzate, creando occupazione e sviluppando un vasto indotto, favorendo anche l’emersione di una vasta e diffusa economia del sommerso”.



Ufficio stampa Comune di Mugnano

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