20 C
Napoli
martedì, Giugno 25, 2024
PUBBLICITÀ

Giugliano, quartiere isolato dalla strada della vergogna

PUBBLICITÀ

GIUGLIANO. Un intero quartiere isolato, oltre sessanta famiglie bloccate dalla pioggia che ha allagato l’unica via d’accesso. Succede a Ponte Riccio, dove gli abitanti del vicinale Trenga vivono da reclusi nei giorni di pioggia. L’unica via d’accesso al quartiere passa, infatti, sotto i binari della ferrovia Napoli-Villa Literno. Un passaggio sottoposto al livello stradale di appena due metri, stretto e angusto. “Questa strada dimenticata da tutti mi sta mandando in rovina”. Carlo Guarino, titolare di un’azienda agricola, lancia il suo grido d’allarme: “La strada è impraticabile, nelle scorse ore il livello dell’acqua è salito ad un metro. Le vie alternative sono anch’esse impercorribili: neanche i trattori riescono a passare. Troppo fango, un pantano”. La protesta di Guarino non è isolata. Sul piede di guerra ci sono i residenti dell’intero quartiere alla periferia di Giugliano. “Gli amministratori si sono dimenticati di noi. Hanno trascurato anche la manutenzione ordinaria”, dicono. “E’ da giorni che segnaliamo il disagio – spiega Rosanna De Marco, vicepresidente del comitato Ponte Riccio -. Polizia, carabinieri, vigili del fuoco e Comune fanno orecchie da mercanti: tutti pronti a scaricare le responsabilità. Nessuna autobotte ha ancora provveduto a liberare il passaggio: siamo bloccati da tre giorni”. Un’odissea che si ripete puntuale, ad ogni acquazzone. “Siamo stanchi – dice la De Marco – per le prossime elezioni sapremmo ricordare i nostri problemi ai politici. Cento certificati elettorali saranno restituiti al mittente”. Tutta colpa di una strada che forse è comunale, forse appartiene alle Ferrovie dello Stato. Ma i residenti di vicinale Trenga non hanno dubbi: “I progetti per il rifacimento stradale giacciono nei cassetti da oltre due anni. Basta con tutti i rimpalli: noi paghiamo le tasse e vogliamo servizi decenti. Invece, d’inverno, dobbiamo combattere col fango, d’estate con la puzza dei rifiuti”. Già, perché a Ponte Riccio c’è uno dei sette Cdr della Campania, quei megaimpianti che trasformano la spazzatura in balle destinante ad essere bruciate. “Vogliono mandarci tutti via e fare di questa zona un’unica grande discarica”, sbotta qualcun altro. “Non vogliamo interventi superficiali – spiega Teresa Sarnataro – . A cosa serve che i vigili del fuoco vengano a tirar via l’acqua accumulatasi sotto al ponte oggi se domani saremo nuovamente punto a capo? Qui conduciamo una vita da reclusi. Quel ponte non permette nemmeno l’accesso dei mezzi d’emergenza, di lì non ci passa né un’ambulanza, né un mezzo antincendio”. E non è l’unico problema: “Ho due bambini che vanno a scuola e da due giorni sono costretti a stare a casa. Che dovrei fare?”. E sono in tanti a domandarselo tra i genitori dei ragazzi di vicinale Trenga che frequentano le scuole elementari, medie e superiori. “Quando la strada è bloccata l’unico modo per uscire dal quartiere è aggirare il sottopassaggio, salire fino ai binari della stazione. Già c’è stato un morto – dicono – cos’altro aspettano gli amministratori per intervenire?”.

PUBBLICITÀ
PUBBLICITÀ

RESTA AGGIORNATO, VISITA IL NOSTRO SITO INTERNAPOLI.IT O SEGUICI SULLA NOSTRA PAGINA FACEBOOK.

PUBBLICITÀ

Ultime Notizie

Nuova gaffe del Ministro della Cultura Sangiuliano: “Colombo circumnavigava la terra grazie alle teorie di Galileo Galilei”

Dopo le clamorose affermazioni del Ministro della Cultura, che attribuivano prima il pensiero di destra a Dante, poi recentemente...

Nella stessa categoria