20 C
Napoli
martedì, Giugno 25, 2024
PUBBLICITÀ

Crolla palazzo a Sant’Antimo: un morto

PUBBLICITÀ

SANT’ANTIMO– I vigili del fuoco hanno lavorato tutta la notte, scavando a mani nude e alla luce delle fotoelettriche. Ma per Gulam Rasul, l’immigrato pachistano, inghiottito dalle macerie dell’edificio in cui abitava, non c‘è stato nulla da fare: nelle prime ore della mattina è stato, infatti, recuperato il suo corpo senza vita. La pioggia, caduta insistente negli ultimi giorni, si è infiltrata fin nelle fondamenta dell’edificio e ha causato il cedimento del terreno. Nel cortile della palazzina di Sant’Antimo, nel Napoletano, si è aperta, così, una voragine profonda circa venti metri e larga dieci.
La presenza della vittima era stata segnalata poco dopo il crollo, da un suo connazionale, tratto in salvo dai vigili del fuoco che lo hanno issato fuori dall’enorme buca. Jamil Hussain, 27 anni, è ora ricoverato in stato di choc all’ ospedale San Giovanni Bosco. I medici lo hanno operato, ma le sue condizioni non sembrano gravi.
Salvi anche tutti componenti di un’altra famiglia pachistana: il padre, Mohamed Ibraim, era al lavoro quando si è aperta la voragine, mentre la moglie, Nisa, ed i loro tre bambini di cinque anni, tre anni e la più piccola di tre mesi, sono stati tirati fuori da un lucernaio.
Forze dell’ordine e vigili del fuoco sono ancora al lavoro. Per mettere in sicurezza la parte dell’edificio che non è ancora crollata e per accertare le cause dell’incidente.

(1 DICEMBRE 2003, ORE 11.13)






PUBBLICITÀ

SANT’ANTIMO – Si scava anche con le mani a Sant’Antimo, in provincia di Napoli, per salvare una donna sepolta tra le macerie di una casa sprofondata in una voragine. Il crollo ha coinvolto un’abitazione di due piani occupata da una famiglia di immigrati pakistani. L’uomo estratto vivo dalla voragine che ha praticamente risucchiato lo stabile, Jamil Hussain di 27 ani, è sotto choc ed ha riportato ferite e lesioni tra cui lo schiacciamento della milza ed è stato sottoposto ad intervento chirurgico. Al crollo sono scampati padre madre e tre figli, anche loro pakistani, mentre sua moglie è stata travolta dalle macerie. «Lì sotto c’è ancora la mia compagna – ha detto il pakistano alla polizia, in ospedale, prima di entrare in sala operatoria – ho sentito scricchiolare tutto, poi siamo caduti nel vuoto».Il lavoro dei vigili del fuoco è reso ancora più difficile dal pericolo di crollo che incombe su un’ala del palazzetto che è rimasta in piedi. I pompieri hanno dovuto mettere a puntello delle travi di ferro per poter lavorare in sicurezza. La voragine che ha inghiottito il palazzo è profonda una ventina di metri.La famiglia di cinque pakistani scampata al crollo della palazzina di Sant’Antimo, è nell’ospedale di Aversa, in provincia di Caserta. Tre bambini, – un maschietto di tre mesi e due bambine rispettivamente di sei e tre anni – sono stati ricoverati precauzionalmente nel reparto di osservazione pediatrica ma non hanno ferite. Sono stati salvati dai vigili del fuoco che li hanno fatti uscire dal lucernaio della casa inghiottita nella voragine. La loro mamma ha riportato soltanto escoriazioni, mentre il padre – che ha un regolare permesso di soggiorno e ha detto di svolgere la professione di sarto – non era nella palazzina di via Diaz al momento del crollo.A differenza di quanto sembrava in un primo tempo, la persona travolta dal crollo potrebbe non essere una donna: secondo la testimonianza raccolta dalla polizia di un altro cittadino di origine pakistana, coinquilino di Jamil – l’immigrato salvato dai vigili del fuoco – nella voragine vi sarebbe un immigrato che era nell’appartamento. Il testimone ha spiegato infatti di essere uscito presto ieri mattina e di aver lasciato nell’abitazione due compagni.Sulle cause del crollo si possono fare al momento soltanto ipotesi. Ma è estremamente probabile che la voragine si sia aperta a causa delle infiltrazioni d’acqua nel sottosuolo. I vigili del fuoco hanno messo in sicurezza l’ apertura del cratere costruendoci sopra una sorta di solaio per impedire che eventuali altri crolli possano arrecare danno ai soccorritori. Nella zona del crollo la polizia ha fatto sgomberare una ventina di famiglie che abitano in palazzine accanto a quella venuta giù in via Diaz. Sul luogo del crollo ha effettuato un sopralluogo un magistrato della Procura della Repubblica di Napoli.I tentativi di raggiungere la persona sepolta dal crollo sono proseguiti durante la notte. I vigili del fuoco scavano a mani nude alla luce di fari portatili tra la macerie. «Non possiamo usare mezzi meccanici – ha detto un portavoce del Comando dei vigili del fuoco – rischieremmo di uccidere la persona che è sotto le macerie».Le piogge cadute sulla Campania negli ultimi giorni hanno provocato un crollo anche a Vallo della Lucania, dove ha ceduto in più punti il cornicione del Liceo classico. Il crollo è avvenuto sabato mattina alle 8.30. Non ci sono state vittime solo per caso. Gli studenti erano infatti riuniti nel centro della città per partecipare ad una manifestazione in ricordo dei caduti di Nassirya. Pochi minuti prima del crollo, nell’edificio scolastico era entrata un’insegnante.



30 novembre 2003

PUBBLICITÀ
PUBBLICITÀ

RESTA AGGIORNATO, VISITA IL NOSTRO SITO INTERNAPOLI.IT O SEGUICI SULLA NOSTRA PAGINA FACEBOOK.

PUBBLICITÀ

Ultime Notizie

Nuova gaffe del Ministro della Cultura Sangiuliano: “Colombo circumnavigava la terra grazie alle teorie di Galileo Galilei”

Dopo le clamorose affermazioni del Ministro della Cultura, che attribuivano prima il pensiero di destra a Dante, poi recentemente...

Nella stessa categoria