Droga, 5 arresti in autostrada

MUGNANO . Smantellata un’organizzazione internazionale di trafficanti di stupefacenti. In manette cinque persone, tra le quali un marocchino residente in Spagna, più di 26 chili di cocaina e un quantitativo non precisato di ectasy, cannabis e altre droghe sintetiche sequestrate dalla polizia. L’organizzazione acquistava gli stupefacenti in Spagna e Olanda, e venivano poi smerciati tra Napoli, Palermo e Foggia. Le indagini sono state condotte dalle squadre mobili di tre questure.
Decisiva è stata un’intercettazione telefonica effettuata dagli uomini del commissariato di Giugliano, che ha consentito agli investigatori di ricostruire i movimenti di un membro dell’organizzazione, Biagio Iazzetta, 37 anni, di Mugnano, ritenuto dalla polizia esponente di rilievo di un’organizzazione criminale dedita al traffico internazionale di sostanze stupefacenti. Attraverso la registrazione di alcune telefonate fatte da un cellulare, gli agenti di Giugliano sono riusciti a scoprire che Iazzetta si era recato in Spagna, prima, e ad Amsterdam poi per contrattare l’acquisto di un ingente quantitativo di cocaina. La trappola della polizia è scattata l’altro ieri alla barriera di Caserta dell’autostrada Milano-Napoli. Gli investigatori già da alcune ore seguivano gli spostamenti di due auto. Al casello hanno bloccato una Lancia Thesis intestata a D. B., 48 anni, di Castelvolturno.
In un vano ricavato all’interno del paraurti posteriore della vettura era nascosta la cocaina. Contemporaneamente veniva controllata l’auto di appoggio, una Ford Focus, a bordo della quale venivano sorpresi un cittadino marocchino, Abdelilah El Faoual El Akil, 34enne domiciliato in Spagna, il napoletano Raffaele Di Natale, di 33 anni, e Biagio Iazzetta che aveva addosso 7mila euro. A bordo di quest’auto sono stati trovati altri stupefacenti, tra cui cannabis ed ecstasy. Successivamente è stata arrestata una quinta persona, Eugenio Smiraglia, 39 anni, di Melito, nel Napoletano, dove si era rifugiato dopo il fermo degli altri quattro complici.



ANTONIO POZIELLO – IL MATTINO 7 DICEMBRE 2003