QUALIANO. Da Mergellina al centro storico. Per non parlare dei locali al chiuso. Nelle notti napoletane il rischio fa parte ormai delle regole del gioco. I ragazzi lo sanno fin troppo bene che le risse del sabato e della domenica sera sono diventate routine, ma sanno anche che “un posto vale l’altro”. Antonio, 39 anni, ieri gustava un caffè sul Lungomare in compagnia di cugini e amici. «Siamo venuti da Castellammare, la tragedia della scorsa settimana ci colpisce ma non ci ferma. Cosa farei se provocato? Difficile dirlo». Luigi S., di 22 anni, invece, sa che non reagirebbe: «Credo valga la pena non rispondere alle minacce. Passare per codardo è meglio che farsi ammazzare». Luigi e Nicola M. sono di Qualiano e proprio davanti ad uno chalet di Mergellina hanno conosciuto Manuela B. e le sue amiche: «Cerco di vivere con normalità, senza paura – dice Manuela – stasera mi è capitato di fare conquiste proprio con uno sguardo… per fortuna diretto a ragazzi perbene». Salvatore, Carlo e Giuseppe, di Soccavo, preferiscono invece tenersi pronti: «C’è gente pazza in giro, che si diverte ad infastidire la tua ragazza e non ci pensa due volte a tirare fuori un’arma – afferma Giuseppe -. Io mi devo difendere: perciò viaggio con una catena in macchina».
Alessandra Buono – LEGGO NAPOLI Lunedì 23 Febbraio 2004