VILLARICCA. A meno di 24 ore dell’omicidio di Stefano Aversano, 22 anni, di Villaricca, i carabinieri della compagnia di Casal di Principe hanno già un indiziato. A finire in manette, in stato di fermo è Mauro Delle Donne, 29 anni; è accusato di concorso in omicidio, porto e detenzione di arma da fuoco e ricettazione; il tutto con l’aggravente prevista dall’articolo 7 della legge antimafia, e cioè il favoreggiamento della camorra. Gli assassini di Aversano, secondo gli investigatori, sarebbero partiti dalla sua abitazione. Delle Donne, già noto alle forze dell’ordine, è indicato nei rapporti informativi come fiancheggiatore del clan Tavoletta. I militari sono giunti a lui solo poche ore dopo il sanguinoso agguato che ha fatto registrare la morte del manovale ventiduenne, apparentemente senza legami con la malavita organizzata di Villa Literno, dove è in atto un duro scontro tra i due clan camorristici locali che fanno capo, rispettivamente, alle famiglie Bidognetti e Tavoletta. Già nella mattinata di ieri, infatti, i carabinieri erano giunti all’identificazione del presunto componente del gruppo di fuoco che il pomeriggio precedente ha messo a segno l’omicidio dalle modalità che non lasciano dubbi sulla matrice camorristica.
A tradire il giovane fermato sarebbe stato lo scooter ritrovato immediatamente dopo l’agguato nelle campagne di Villa Literno e risultato frutto di una rapina avvenuta nei primi giorni di aprile a Santa Maria Capua Vetere. Accanto al motorino è stata trovata una pistola Beretta calibro 9 per 21: lo stesso dei proiettili utilizzati per l’omicidio. Ricostruita, intanto, anche la dinamica dell’agguato: Stefano Aversano sarebbe stato affiancato, mentre era a bordo della sua Y10, da due persone a bordo dello scooter; i killere avrebbero iniziato ad esplodergli contro diversi colpi. Il manovale aveva tentato la fuga ma inutilmente.
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