E’ successo nella tarda serata di ieri, a Giugliano
I due sono fuggiti ma la vettura è stata ritrovata
GIUGLIANO– Sono durate tutta la notte, ma finora senza esito, le ricerche dei due rapinatori – un uomo e una donna – che nella tarda serata di ieri hanno ucciso un giovane, Antonio Caputo, di 29 anni, che aveva reagito al tentativo di rapina della sua automobile, un’Alfa 155. Il fatto è accaduto a Giugliano, nel napoletano, e la macchina abbandonata è stata ritrovata poco fa.
La polizia, in nottata, ha chiarito la dinamica dell’assassinio. Caputo – che era incensurato – e un amico erano fermi a parlare in strada. Il giovane aveva parcheggiato l’auto davanti al bar Oasi, lasciando la chiave di accensione inserita nel quadro. All’improviso è arrivata una macchina con a bordo due persone, un uomo e una donna. Lei è rimasta al volante, mentre il complice è sceso e ha aperto lo sportello della 155, sedendosi al posto di guida, pronto a mettere in moto.
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A questo punto Caputo si è reso conto di quanto stava accadendo e ha reagito, tentando, attraverso il finestrino abbassato, di afferrare il rapinatore. L’uomo però gli ha sparato contro, da brevissima distanza, un colpo di pistola che lo ha raggiunto alla nuca. I due poi si sono allontanati a tutta velocità, uno sull’auto rubata e la donna sull’altra, mentre la loro vittima è morta poco dopo il ricovero all’ospedale di Giugliano.
E intanto è cominciata la caccia ai due malviventi. La polizia ha trovato poco fa, in una zona isolata ai confini tra Giugliano e Aversa, l’Alfa 155 rubata. Prima di abbandonare l’auto, i malviventi hanno tentato di incendiarla ma senza riuscirci. Solo il sedile di guida è bruciato e i vetri sono anneriti: nel resto dell’abitacolo, quasi intatto, la scientifica sta rilevando tutte le impronte digitali nel tentativo di risalire più facilmente agli autori della rapina finita in tragedia.
(29 aprile 2001)