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giovedì, Aprile 25, 2024
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Chi era Antonio Amato

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Giugliano. Antonio Amato era nato 35 anni fa a Giugliano, in provincia di Napoli. Da poche settimane lavorava come cuoco nel complesso petrolifero di Al Khobar, nel residence The Oasis, che ospitava un ristorante italiano. Non si era ancora registrato presso l’ambasciata italiana a Riad.

Prima di recarsi in Arabia, aveva lavorato sempre come chef a bordo di navi. Aveva conseguito il diploma all’istituto tecnico per l’agricoltura Silvestri di Licola. Il padre, odontotecnico, originario della Sicilia, si era trasferito da un trentina d’anni nel napoletano e avrebbe voluto che il figlio seguisse le sue orme. La sua famiglia da 15 anni si era trasferita in una villa a Varcaturo ma, come spiega un amico, «Antonio ci ha vissuto poco, andare in giro per il mondo era la sua passione».

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L’ultimo contatto tra Antonio Amato e la famiglia risaliva a due giorni fa. In una e-mail diceva ai genitori e ai fratelli che «andava tutto bene». Lo racconta ai giornalisti Fabio, fratello maggiore di Antonio, che esce dalla villetta visibilmente provato: «Era partito un paio di mesi fa. Diceva che era tutto tranquillo, che non c’erano problemi». «Stava bene – ribadisce -, l’altra sera aveva mangiato a tavola con Confalonieri. L’ho sentito l’ultima volta tre giorni fa, tramite e-mail. Non ci sentivamo mai per telefono», dice.

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