Si sa, siamo tutti bravi a riempirci la bocca di buoni propositi. In molti hanno trasformato le battaglie ambientali in difesa del territorio come strumento narcisistico di consenso elettorale. Alla prova del nove, però, il cittadino-medio di Giugliano viene sempre meno ai tanto sostenuti “buoni propositi”. Diciotto firme nei primi quindici giorni. Sono i primi risultati del referendum comunale consultivo sulla costruzione dell’inceneritore per lo smaltimento delle eco balle stoccate nei siti della Regione Campania. Soltanto diciotto persone si sono recate nell’ufficio del sign. D’Orta al piano terra del Comune per esprimere il loro parere, positivo o negativo, sulla realizzazione del termovalorizzatore in località Ponte Riccio. Un flop che, probabilmente, non deriva dalla bonarietà o meno della proposta, quanto più dall’indifferenza riposta nei confronti di quest’argomento. Insomma, si continua a chiacchierare, ma dove sono i fatti?
L’iniziativa era nata da un’idea di Ilaria Ascione, candidata alle regionali del Movimento 5 stelle, e poi ha coinvolto le associazione del territorio. Il 14 marzo si è costituito il Comitato Referendario No Inceneritore formato dalla Ascione, Anna Russo (associazione culturale Ibris), Mario Riccardo e Biagio Riccio (Giugliano Bene Comune) e l’avvocato Viviana D’Arbitrio. Il termine ultimo. Soltanto se dovesse raggiungere le cinquemila adesioni, come previsto dall’articolo 15 dello statuto comunale, potrà essere preso in considerazione dalla commissione straordinaria o dalla futura amministrazione politica.
Si può firmare dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13 e il lunedì e il giovedì dalle 15 alle 17 al piano terra (ufficio autentiche) del Comune di Giugliano sul Corso Campano.
Un ulteriore tentativo messo in atto da associazioni e movimenti politici è quello di sollecitare i commissari prefettizi a ricorrere al Consiglio di Stato. “Ho avuto un incontro personale con i commissari – afferma la presidente del Comitato Referendario Ilaria Ascione – che mi hanno riferito di non aver per ora l’intenzione di presentare ricorso al Cds. Sono in attesa dell’esito del ricorso al Tar degli altri Comuni”.


